L’ultimo punto all’ordine del giorno nel Consiglio comunale di ieri, trattava la rescissione del contratto tra il Comune di Villa San Giovanni e la società Telereading che gestiva il servizio idrico integrato della città. Il TAR trova inammissibile il ricorso avanzato dalla società per difetto di competenza, rimette al Giudice ordinario e trasmette gli atti alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti. La società chiedeva l’annullamento del provvedimento reso esecutivo dalla Giunta comunale. Erano stati riscontrati gravi inadempimenti in tutte le sue fasi e violazioni di legge sulla gestione del servizio idrico.
Un argomento delicato e preventivamente richiesto dal capogruppo di minoranza Marco Santoro che, di fatto, proponeva un confronto sull’argomento, ma diserta insieme ai suoi compagni la seduta.
In sintesi, la Società Telereading S.r.l., lo scorso mese di Febbraio, ricorre al TAR per l’annullamento della determina del Responsabile del Settore Lavori pubblici, con la quale veniva disposta la risoluzione del contratto, una Convenzione sottoscritta col Comune di Villa San Giovanni del 22 luglio 2014 per una durata di 18 anni, per un costo di € 1.305.136,20 annui, con due atti di addendum nel 2016 e nel 2019.
Il procedimento di controllo era stato attivato dal Commissario prefettizio con la determina N.3 del 10 Febbraio 2022, dove venivano riscontrate gravi violazioni e inadempimenti che sono riportati nel verbale di deliberazione della Giunta comunale N.121 del 29 Novembre 2022, tra cui: “affidamento in subappalto non autorizzato alle ditte senza i necessari requisiti obbligatori, illegittima modifica delle condizioni contrattuali in danno dell’Amministrazione rispetto all’offerta aggiudicata, illegittimità e nullità della previsione del corrispettivo che prevedeva una quota fissa di 8,60 per utenza, illegittimo riconoscimento di € 170.000,00 con effetto retroattivo del canone dal 15 Marzo al 31 dicembre 2018.
Contestata anche l’incompetenza della Giunta comunale di adottare la deliberazione n. 99 del 7 Giugno 2013 (competenza del Consiglio comunale). Mancanza dei pareri obbligatori di regolarità contabile e tecnica con gravi riflessi sulla regolarità del bilancio comunale.
Il Sindaco Caminiti, a conclusione del Consiglio comunale, precisa che: «riteniamo che non ci sia solo un vizio iniziale già dall’atto di convenzione, ma riteniamo che ci sia anche il profilo dell’ingiustificato arricchimento a capo della società concessionaria e il profilo del risarcimento dei danni a capo all’Ente, per delle opere che dovevano essere realizzate e che non lo sono state, e che portano ad oggi, a quel disastro, a quelle macerie, che questa Amministrazione continua quotidianamente a notare, per quel servizio, più inefficiente della città».