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Villa San Giovanni: Revoca illegittima dell’incarico di Comandante dei Vigili. La denuncia della CISL FP Calabria

La CISL FP Calabria denuncia pubblicamente la presunta irregolarità della revoca dell’incarico di Comandante dei Vigili nel Comune di Villa San Giovanni. L’amministrazione avrebbe intenzione di sostituire una figura con 23 anni di esperienza con un dipendente esterno, in contrasto con le normative e senza giustificazione, secondo il Coordinamento delle Polizie Locali della CISL FP Calabria

Il Coordinamento delle Polizie Locali della CISL FP Calabria, tramite il Coordinatore Regionale Dott. Giuseppe Falcone, ha diramato una nota di denuncia in risposta a quello che definisce come un atto amministrativo illegittimo e contrario agli interessi pubblici da parte del Comune di Villa San Giovanni. La revoca dell’incarico del Comandante della Polizia Locale, assegnato a una lavoratrice con 23 anni di servizio nella posizione, viene contestata dalla CISL FP come decisione che non rispetta né le leggi né i contratti collettivi vigenti.

Un Comandante di Lunga Data

Secondo la nota del sindacato, la dipendente in questione è una figura altamente qualificata che, fin dal 2001, ha ricoperto il ruolo di Comandante della Polizia Locale di Villa San Giovanni dopo aver vinto il concorso per la massima qualifica disponibile allora, il livello D3 giuridico, un titolo che, per contratto e parere dell’ARAN, conserva ancora la propria superiorità rispetto ad altre qualifiche equivalenti. Questa lunga esperienza le ha permesso di gestire situazioni complesse, tra cui l’organizzazione della sicurezza durante il vertice G7 del 2024, senza incorrere in problematiche o inefficienze operative, nonostante una dotazione organica di soli 5-6 agenti, insufficiente per un territorio tanto vasto e problematico come quello di Villa San Giovanni.

L’intenzione di una Revoca senza Trasparenza

Il Comune di Villa San Giovanni ha espresso la volontà di revocare il decreto sindacale che assegna la responsabilità del settore Polizia Locale all’attuale Comandante, trasferendola in un altro settore e sostituendola con un funzionario “a scavalco” proveniente da un altro ente. Tale scelta, sempre secondo la nota CISL FP, violerebbe non solo i diritti acquisiti dalla Comandante, ma anche le normative contrattuali che impongono alle amministrazioni locali di selezionare per ruoli di alta responsabilità il personale interno, ove qualificato, o, in alternativa, di effettuare un interpello per individuare candidati idonei all’interno dello stesso ente prima di ricorrere a personale esterno come soluzione estrema.

La Legge e i Precedenti Giurisprudenziali

La CISL FP sottolinea come la giurisprudenza abbia già confermato il limite imposto dal cosiddetto “ius variandi” all’interno del settore pubblico, impedendo lo spostamento di dipendenti con profili e mansioni specifiche in ruoli diversi senza un adeguato processo amministrativo. In passato, situazioni simili hanno visto la condanna di altri comuni italiani, costretti ad annullare provvedimenti simili e risarcire i lavoratori coinvolti.

La Reazione del Sindacato: Richieste di Chiarezza e Azioni Legali

In merito alla decisione di revoca, la CISL FP ha già inoltrato all’Amministrazione una richiesta ufficiale di chiarimenti tramite PEC, sollecitando un dialogo per evitare atti illegittimi che, come sottolineato dal Coordinamento, rischiano di essere annullati per via giudiziale. Nonostante ciò, nessuna risposta è pervenuta dall’amministrazione comunale. A causa di questo silenzio, la CISL FP annuncia l’intenzione di proseguire attraverso tutte le vie legali previste, indirizzando la questione alla Procura Regionale della Corte dei Conti, alla Prefettura di Reggio Calabria e alla Cosfel per una verifica sulle procedure amministrative adottate.

Dubbi sul Nuovo Comandante e Mancanza di Trasparenza

In aggiunta, il Coordinamento si dice perplesso riguardo ai criteri con cui sarebbe stato individuato il nuovo Comandante, un funzionario con meno di tre anni di esperienza come funzionario senza alcuna esperienza di comando. La CISL FP solleva dubbi circa l’assenza di trasparenza del processo, osservando come non sia stata resa pubblica la convenzione tra i due enti e come manchino informazioni su eventuali confronti tra titoli, curricula e anzianità di servizio dei candidati interni, elementi di trasparenza previsti dalla normativa (D.lgs. 33/2013).

Il Futuro della Difesa della Comandante e i Principi della Trasparenza

Nelle parole di Giuseppe Falcone, Coordinatore Regionale delle Polizie Locali della CISL FP, la questione rappresenta un’offesa alla dignità della Comandante, il cui lavoro è stato sempre elogiato, sia dai colleghi che dalla cittadinanza. La CISL FP promette di proseguire senza sosta nella difesa dei diritti e della dignità della lavoratrice e di assicurarsi che l’Amministrazione adotti provvedimenti in conformità con le norme, nel rispetto dell’interesse della comunità.

In conclusione, Falcone dichiara che un Comune deve essere “un palazzo di vetro”, con azioni amministrative trasparenti e sempre giustificate dall’interesse collettivo e non da altri interessi particolari.