Si è conclusa, presso il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, la II edizione della Biennale dello Stretto, un evento culturale e urbanistico che celebra l’innovazione e la visione strategica per il territorio dello Stretto di Messina. Durante la sessione conclusiva, il sindaco di Villa San Giovanni, Giusy Caminiti, è stata premiata per il suo impegno e per i risultati raggiunti grazie al progetto biennale.
Il riconoscimento, consegnato alla presenza di personalità illustri, è stato motivato dal “coinvolgimento attivo della cittadinanza e dalla determinazione nel promuovere un progetto di urbanistica tattica capace di creare consapevolezza sullo spazio comune”. Giusy Caminiti, visibilmente emozionata, ha dichiarato: “Questo è un premio alla nostra Città, che sta credendo sempre di più nel futuro e nella condivisione di una visione collettiva. Abbiamo avviato un percorso che non è solo amministrativo, ma culturale e sociale, per rendere i cittadini protagonisti di una nuova idea di spazio pubblico”.
Un plauso al progetto di urbanistica tattica
Il premio ha sottolineato in particolare l’approccio innovativo dell’amministrazione comunale di Villa San Giovanni, che ha puntato sull’urbanistica tattica come strumento di trasformazione urbana. Questo metodo si basa sull’utilizzo di interventi temporanei e sperimentali per migliorare gli spazi pubblici, favorendo una maggiore partecipazione dei cittadini e promuovendo un senso di appartenenza alla comunità.
Le parole di Alfonso Femia e il ruolo della Biennale
Alfonso Femia, ideatore e direttore della Biennale dello Stretto, ha elogiato il lavoro dell’amministrazione comunale, definendolo un modello di innovazione e partecipazione. “Villa San Giovanni rappresenta un esempio concreto di come una visione condivisa possa tradursi in risultati tangibili. La Biennale ha come obiettivo principale quello di mettere in rete esperienze virtuose, e il progetto portato avanti da questa città si inserisce perfettamente in questa prospettiva”.
Alla professoressa Francesca Moraci, all’architetta Mariangela Cama, al presidente Ilario Tassone e all’architetto Salvatore Vermiglio va il merito di aver sostenuto e promosso la partecipazione di Villa San Giovanni all’evento. La collaborazione tra le istituzioni e il coinvolgimento diretto della cittadinanza sono stati gli ingredienti chiave per il successo di questo progetto.
Un premio alla visione e al futuro
Il riconoscimento non è solo un tributo al lavoro svolto, ma anche un invito a proseguire su questa strada. La Biennale dello Stretto ha voluto premiare non solo il progetto in sé, ma anche l’entusiasmo e la determinazione del sindaco Giusy Caminiti nel rendere la comunità parte integrante di una visione più ampia per il futuro della città.
Con questa premiazione, Villa San Giovanni si conferma come un punto di riferimento nel panorama urbanistico e culturale dello Stretto, dimostrando che anche le piccole realtà possono farsi portatrici di cambiamento e innovazione.