Una conferenza sul progetto Ponte sullo Stretto, quella tenutasi oggi pomeriggio, dal Sindaco della città di Villa San Giovanni (RC), Giusy Caminiti, coadiuvata dal gruppo consiliare “Città in Movimento”.
E’ stata una conferenza basata non solo sulla relazione illustrativa del Ponte sullo Stretto, sul cronoprogramma del cantiere e delle opere correlate al progetto Ponte, ma bensì, ha affrontato il tema degli espropri, con l’incubo che diventino esecutivi.
La relazione illustrativa sul progetto Ponte sullo Stretto
Si tratta di una relazione illustrativa di circa 700 pagine, spiega il sindaco Caminiti, «con i relativi allegati, delle opere che non incidono in maniera sostanziale sul progetto Ponte del 2011, per intenderci, che non incidono direttamente con i collegamenti stradali e ferroviari, sulla localizzazione dell’opera ponte, ma sostanzialmente, si tratta, di modifiche sulle tecniche costruttive e su l’utilizzo di materiali con leghe più leggere, sull’impatto ambientale, sull’inquinamento atmosferico e luminoso causato dall’illuminazione del ponte, sui costi e benefici stilati dall'”Università Bocconi”».
Gli espropri
Un tema interessante, come città impattata dal ponte – spiega il Sindaco Giusy Caminiti – sottolineando due aspetti fondamentali, uno prettamente politico, e l’altro tema, legato ai prossimi espropri.
Quello prettamente politico è legato alla presenza ai tavoli di discussione da parte dell’Amministrazione comunale della città di Villa San Giovanni. Il Sindaco Caminiti, sottolinea, «che aveva chiesto di partecipare, come componenti, ai tavoli con il Cda dello Stretto di Messina Spa, ma il Parlemento ha decivo diversamente.
Un’altra richiesta è arrivata al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, di poter essere i primi interlocutori di base, spiega il sindaco: la promessa è stata mantenuta, «nel senso che, al termine della relazione illustrativa affrontata dal Cda dello Stretto di Messina, mezz’ora dopo, il Ministro Salvini, in conferenza al MIT insieme ai sindaci delle due sponde, ha reso conto della relazione.
Successivamente, il Sindaco Caminiti ricorda che, «dopo l’approvazione del progetto definitivo da parte della società Stretto di Messina Spa, serve l’approvazione per licenziare il progetto, da parte del CIPESS (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile)». Quindi, continua il Sindaco «la prossima settimana, la società Stretto di Messina, invierà al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, tutti gli elaborati comprensivi della relazione del progettista, e la relazione tecnico-scentifica, perchè il MIT è titolare della presidenza della conferenza dei servizi sulla valutazione dell’impatto ambientale».
Una procedura del Ministero dell’Ambiente, che vedrà coinvolti al tavolo per la conferenza dei servizi, il Comune di Villa San Giovanni ed il Comune di Messina, con il Sindaco Federico Basile. Ai sindaci, verrà chiesto un parere sull’impatto ambientale del Ponte sulle due città dello stretto in materia di pianificazione urbanistica. Successivamente, dopo la pubblicazione del verbale, la società Stretto di Messina, invierà ai due comuni, la pubblicazione dell’elenco delle circa 3000 ditte da espropriare.
Naturalmente, la pubblicazione dell’avviso di espropriazione da parte della Stretto di Messina Spa, spiega il Sindaco Caminiti, «esattamente come fatto nell’ormai lontano 2011, diventerà esecutiva solo dopo l’approvazione del progetto definitivo del ponte da parte del CIPESS. Secondo le previsioni del Ministero e della Società, si arriverà al CIPESS nel mese di Giugno 2024. E non ci sarà la posa della prima pietra come nel lontano 2011, con la costruzione dell’ecomostro di Cannitello, ma bisogna aspettare l’approvazione del progetto esecutivo da parte del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS)».
L’apertura del cantiere – L’Ipotesi
L’ipotesi dell’apertura del cantiere Ponte sullo Stretto di Messina, si dovrebbe prospettare – sottolinea il primo cittadino – «nel prossimo anno, nel 2025, sempre a seguito dell’approvazione del progetto esecutivo da parte del CIPESS, e senza che le due città dello stretto siano impreparate, soprattutto alla viabilità alternativa, che è fondamentale per la nostra città. Infatti, il ponte, sulla sponda sicula impatta sulla periferia della città di Messina, da noi, impatterà il cuore della città. Per cui è inimmaginabile che noi possiamo coesistere con l’attraversamento dei mezzi da e per la Sicilia, e l’attraversamento dei mezzi del cantiere ponte».