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Villa San Giovanni, percettori Reddito di Cittadinanza: approvati i progetti di utilità collettiva

Il Sub Commissario Prefettizio del Comune di Villa San Giovanni (RC) con la delibera n.75 del 10/05/2022 approva la proposta di deliberazione del Responsabile del Settore Politiche Sociali con oggetto: Reddito di Cittadinanza D.L. 4 /2019, adempimenti ed approvazione progetti di utilità collettiva PUC anno 2022/2024.

https://www.villasangiovannioggi.it/reddito-di-cittadinanza-villa-san-giovanni-progetti-utili-per-la-collettivita-settore-politiche-sociali/2021/05/17

Ai beneficiari del Reddito di Cittadinanza (RdC) impegnati nei PUC si applicano gli obblighi in materia di salute e sicurezza previsti in relazione ai soggetti di cui all’articolo 3, comma 12-bis, del D. Lgs. n. 81 del 9 aprile 2008 e successive modificazioni, nonché le previsioni di cui al Decreto del Presidente della Repubblica n. 1124 del 30 giungo 1965. Verranno attivate in favore dei soggetti coinvolti nei progetti le necessarie coperture assicurative e tutte le spese per visite mediche, formazione di base, acquisto di presidi, ecc.

Le coperture assicurative previste: atteso che alla copertura assicurativa presso l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL) contro gli infortuni e le malattie professionali connesse allo svolgimento delle attività previste dal PUC provvederà il Ministero delle Politiche Sociali attraverso la piattaforma Gepi.

I percettori di Reddito di Cittadinanza saranno convocati dai Centri per l’Impiego per la sottoscrizione dei Patti per il lavoro e successivamente essere convocati dai servizi dei Comuni competenti in materia di contrasto alla povertà per la sottoscrizione dei Patti per l’inclusione sociale.

Il beneficiario è tenuto ad offrire nell’ambito del Patto per il lavoro e del Patto per l’inclusione sociale la propria disponibilità per la partecipazione a progetti a titolarità dei comuni, utili alla collettività, in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, da svolgere presso il medesimo comune di residenza, mettendo a disposizione un numero di ore compatibile con le altre attività e comunque non inferiore al numero di otto ore settimanali, aumentabili fino ad un numero massimo di sedici ore complessive settimanali con il consenso di entrambe le parti.