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Villa San Giovanni, l’allarme sui minori: “La città ha perso la sua anima, è tempo di agire”

Marco Santoro denuncia l’abbandono dei servizi per i minori e chiede un piano di azione concreto: “Basta silenzi, tuteliamo i più fragili”

Villa San Giovanni La situazione dei minori nella città preoccupa profondamente. A lanciare un grido d’allarme è Marco Santoro, capogruppo consiliare di Forza Italia, che evidenzia come la comunità stia attraversando un periodo di grave crisi sociale, segnata da episodi drammatici e dalla mancanza di politiche concrete per tutelare bambini e adolescenti.

Un passato che ha perso il suo valore simbolico
Nel 2010, Villa San Giovanni aveva scelto il fiocco giallo come simbolo dell’impegno cittadino verso i diritti dei minori. “Era un gesto di grande significato”, ricorda Santoro. “Quel fiocco rappresentava la sensibilità della città nei confronti delle necessità dei più piccoli, una sensibilità che oggi sembra essersi dissolta”. La rimozione del simbolo, avvenuta nel 2022, è per il consigliere un segnale tangibile del vuoto istituzionale che ha investito la città.

Un passato di impegno concreto
Santoro ricorda i tempi in cui Villa era un modello di protezione per i minori, grazie alla collaborazione tra amministratori locali e funzionari come Pino Donato, Maria Grazia Richichi, Tonino Giordano e Maria Grazia Papasidero. “I servizi per famiglie e bambini erano efficaci e tangibili. Oggi, invece, la situazione è l’opposto: i servizi sono stati progressivamente smantellati, lasciando i più fragili senza un aiuto concreto”.

Episodi drammatici scuotono la comunità
La gravità della situazione è evidenziata dai tragici eventi che hanno colpito Villa San Giovanni negli ultimi mesi: un uomo accusato di violenza sessuale e spaccio di stupefacenti a sei minorenni, ragazzi vittime di brutali aggressioni fisiche e il ritrovamento di un neonato morto sugli scogli della via Marina di Pezzo. “Questi fatti sconvolgenti”, sottolinea Santoro, “non sono solo una ferita per le vittime e le loro famiglie, ma un campanello d’allarme che denuncia la mancanza di interventi preventivi e di un progetto istituzionale serio”.

Il silenzio delle istituzioni e il vuoto amministrativo
Santoro punta il dito contro l’amministrazione comunale e, in particolare, contro la sindaca, titolare della delega ai servizi sociali. “Nonostante la gravità della situazione, non ci sono stati interventi concreti né dichiarazioni pubbliche. Questo silenzio ha creato una profonda sensazione di abbandono tra i cittadini”.

Tra i problemi più gravi segnalati vi sono la chiusura degli sportelli di ascolto per le famiglie, l’assenza di supporto psicologico per gli adolescenti e il degrado delle strutture pubbliche. “Questi strumenti, che un tempo rappresentavano un pilastro per il benessere della comunità, sono stati eliminati, lasciando le famiglie e i giovani senza alcun supporto”.

I parchi, da luoghi di speranza a simboli di degrado
Un altro segno dell’abbandono amministrativo è la condizione dei parchi pubblici, un tempo punto di riferimento per la socialità e la protezione dei minori. “Oggi i parchi sono lasciati a sé stessi, diventati luoghi di degrado e privi della visione di inclusività che li aveva caratterizzati in passato”.

La proposta: ricostruire una città che protegga i suoi cittadini
Santoro chiede un immediato intervento per ripristinare l’assessorato alle politiche di coesione sociale e restituirgli la sua funzione originaria: “Questo assessorato deve tornare a essere un punto di riferimento per i più fragili, fornendo risposte concrete alle famiglie, ai giovani e agli anziani”.

Secondo il consigliere, il primo passo è la definizione di un piano strategico per affrontare le emergenze sociali e prevenire ulteriori episodi di violenza e disagio. “Villa San Giovanni deve tornare a essere una comunità che ascolta e protegge i suoi cittadini più vulnerabili”, conclude Santoro.

“Non possiamo permettere che Villa continui a galleggiare senza una direzione chiara. Serve una guida forte, capace di affrontare le sfide con responsabilità e visione. È tempo di agire, prima che sia troppo tardi”.