Il Codacons di Reggio Calabria ha presentato ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) contro il Comune di Villa San Giovanni per contestare il pagamento di tributi per il servizio idrico ritenuti non dovuti. A darne notizia è l’avvocato Antonia Condemi, responsabile della sezione provinciale dell’associazione a tutela dei consumatori.
La posizione del Codacons
Secondo il Codacons, la Pubblica Amministrazione soffre sempre più di una gestione personalistica che ostacola l’applicazione trasparente e coerente delle norme. L’associazione denuncia come questo comportamento crei un’immagine negativa dell’apparato pubblico, percepito dai cittadini come un avversario piuttosto che come un’istituzione al loro servizio.
«Uno dei mali peggiori che affligge la Pubblica Amministrazione – dichiara l’avvocato Condemi – è la personalizzazione dei ruoli a scapito dell’applicazione corretta delle normative. Questo atteggiamento contribuisce a generare inutili contenziosi, aumentando la percezione negativa della PA e minando la fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni».
Il ricorso al TAR
Il Codacons denuncia che il Comune di Villa San Giovanni abbia emesso fatture ormai prescritte e richieste di pagamento di tributi non dovuti, ignorando le istanze dei cittadini e delle associazioni di consumatori.
«Nonostante numerose richieste di chiarimenti – prosegue Condemi – le autorità locali hanno ignorato ogni tentativo di dialogo. Anche l’Organo di Liquidazione nominato dal Ministero dell’Interno non è intervenuto per sanare la situazione. Per questo motivo, siamo stati costretti a presentare ricorso al TAR per chiedere l’annullamento di provvedimenti già dichiarati illegittimi da altre autorità giudiziarie».
Le richieste di pagamento illegittime
Il Codacons sottolinea che le richieste di pagamento per il servizio idrico riguardano fatture emesse tra il 2017 e il 2020, già dichiarate illegittime in precedenti sentenze. Nonostante ciò, il Comune continua a esigere i pagamenti, rifiutandosi di ammettere l’errore e ignorando le richieste di chiarimento da parte dell’associazione e dei cittadini.
«Si tratta di un atteggiamento grave e lesivo dei diritti dei cittadini – afferma il Codacons – che mina la fiducia nell’Amministrazione pubblica e genera un clima di incertezza e sfiducia».
La mancanza di trasparenza
L’associazione evidenzia come la situazione a Villa San Giovanni sia emblematica di una gestione caratterizzata dal libero arbitrio, con un’amministrazione che si chiude al confronto e ignora le istanze dei cittadini.
«Il Comune ha scelto di ignorare le richieste di informazioni non solo del Codacons, ma anche dei singoli cittadini – conclude Condemi –. Questa reticenza istituzionale è inaccettabile e richiede un intervento immediato da parte del Governo e del Parlamento per garantire maggiore trasparenza e tutela dei consumatori».
Il ricorso al TAR rappresenta un passo importante per il Codacons nella difesa dei diritti dei cittadini di Villa San Giovanni, nella speranza di ottenere giustizia e porre fine alle richieste di pagamento ritenute illegittime.