Con un comunicato ufficiale, l’amministrazione comunale di Villa San Giovanni interviene per chiarire la propria posizione in merito alla chiusura dell’Asilo Genoa-Firenze gestita dalle suore, oggetto di ampio dibattito negli ultimi giorni. Tra dichiarazioni critiche e polemiche pubbliche, il Comune ha deciso di fare chiarezza sui fatti, sottolineando che le ragioni della chiusura non sono imputabili alle decisioni amministrative.
“Abbiamo letto di tutto: esternazioni più o meno vivaci, affermazioni che dimostrano scarsa conoscenza delle leggi dello Stato, e argomentazioni pretestuose che nulla hanno a che vedere con la realtà dei fatti,” si legge nella nota.
L’amministrazione evidenzia che la chiusura è stata una decisione autonoma delle suore, motivata da cause di natura strutturale e sociale, come “la crisi dell’associazionismo, la crisi della fede, la drastica riduzione delle vocazioni e il calo della natalità”. Tali fattori, spiega il Comune, sono indipendenti dalle scelte dell’ente pubblico.
Sul piano amministrativo, il Comune rivendica di aver agito con responsabilità: “Era impossibile continuare a erogare un contributo di 82.000 euro l’anno, considerando la situazione di dissesto finanziario dichiarato. Le decisioni prese sono state inevitabili, legali, tempestive e opportune, oltre che lungimiranti.” L’amministrazione sottolinea inoltre che le scelte si allineano perfettamente con le direttive del Ministero dell’Istruzione, che promuove il superamento della divisione tra asilo nido e scuola dell’infanzia, in favore di un modello “sistema integrato 0/6”.
Concludendo, il Comune invita a guardare al futuro con ottimismo: “Non resta altro che attendere il realizzarsi di quelle strutture che rendono civile un paese, come mai in passato.”