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Villa San Giovanni: Da Grand Hotel De La Ville a Centro accoglienza. Tace l’Amministrazione

Al centro città, con accanto il Liceo L. Nostro ed il parco Robinson. Nessuna notizia da parte degli amministratori

Il Grand Hotel De La Ville di Villa San Giovanni verrà trasformato in centro di accoglienza per immigrati clandestini, stabilmente da oltre 150 immigrati.

Da voci che circolano da mesi, ora giunte a conferma, una cooperativa e/o società del terzo settore sta provvedendo ad adeguare i primi 3 piani dell’Hotel per far risiedere oltre 150 immigrati. Ad affermarlo IdeAzione Villese su Facebook, una pagina politica legata a Forza Italia Villa San Giovanni.

Di seguito la nota: Così sarà ridotto uno dei fiori all’occhiello di Villa. Ovviamente, come tutti sapete, il business dell’accoglienza porta nelle tasche delle cooperative da 35 a 40 euro ad immigrato al giorno, quindi immaginate quale interesse economico ci può essere in operazioni simili. Tutto a discapito del territorio e della sicurezza dei cittadini.

Nessuno è contrario ad accogliere immigrati, ma non sulle pelle della città e con un’operazione spropositata e deleteria. In una piccola città come Villa san Giovanni, con appena 13.000 residenti, ci sarà un problema di ordine e sicurezza pubblica. Altro che San Ferdinando e Rosarno.
Ricordiamo che l’Hotel de la Ville oltre che essere alle porte della città, quindi biglietto da visita, si trova al centro città, con accanto la scuola superiore L. Nostro ed il parco Robinson frequentato da genitori con bambini in tenerissima età; inoltre si trova a pochi metri dal centro commerciale e da numerose attività commerciali.

I quartieri di Acciarello e Villa centro soprattutto, saranno territori a rischio.

Nessuno è contrario all’accoglienza ma un numero così elevato equivale ad un invasione forzata, anche se silente, che rischia di diventare rumorosa e dannosa in caso di mancata integrazione.
Ricordate a San Roberto-Scilla, quando la proprietà di un Villaggio turistico voleva realizzare lo stesso progetto? Allora si sono levate proteste di cittadini e sindaci e i promotori si sono dovuti ritirare.

Ora Villa non può subire tutto ciò, che si guadagnino i soldi in altri modi ed in altri luoghi, Villa non deve essere svenduta per nessun “business dell’accoglienza” (35/40 euro di rimborso al giorno per immigrato), qui l’umanità c’entra molto poco.
È una operazione che pregiudicherà per i prossimi 20/30 ANNI tutto il territorio.
E che non ci dicano, come scusante, che si tratta di un’iniziativa economica privata rispetto alla quale il Comune non ha competenza ovvero possibilità di influenza, innanzitutto perché al Comune si deve dare conto richiedendo il cambio di destinazione d’uso dell’immobile, nonché la conformità edilizia dell’immobile (sembrerebbe, infatti, che la struttura non sia in regola dal punto di vista urbanistico – edilizio e sismico).
Sembrerebbe, inoltre, che manchino diversi pareri delle autorità competenti per l’installazione di un vero e proprio centro di accoglienza.

Se, tra l’altro, l’investimento iniziale è finanziato dallo stato, come si fa, oltretutto, a spendere denaro pubblico in un luogo non in regola con la legge?

Il Sindaco del Comune di Villa San Giovanni ed il Responsabile del Settore tecnico-urbanistico dovrebbero accertarlo prima di dare qualsiasi autorizzazione, altrimenti diverrebbero colpevoli degli abusi, per omissione, al pari di chi li vorrebbe utilizzare a scopo di lucro. Inoltre l’operazione avrà rimborsi pubblici, quindi rimborsata con le tasse che noi paghiamo.

Chiediamo ai consiglieri di minoranza (Santoro, Siclari, Lucisano, Calderone e de Marco), deputati a vigilare, che portino la questione in consiglio, sulla stampa e tra i cittadini, attuando tutte le azioni per fermare questo scempio, coinvolgendo partiti politici, associazioni, movimenti e comitati.

Già il consigliere Santoro, capogruppo di Forza Italia in consiglio, con un’interrogazione ha chiesto al Sindaco se sapesse qualcosa, il sindaco allargando le braccia ha risposto che non sa niente. Il Sindaco non può non sapere di un’ operazione così invasiva e traumatizzante che viene realizzata nel centro della sua Città, in un quartiere storico come Acciarello e se davvero non sa, significa che non è adeguata al ruolo che sta ricoprendo e si deve dimettere; se, invece, sa, deve in tutti i modi difendere la propria città da azioni squalificanti e pericolose per il territorio e organizzare qualunque azione e forma di protesta per evitare tutto ciò.

Se lo sa e conferma il suo parere favorevole si assume la responsabilità di mettere una città e un quartiere a rischio sicurezza con deprezzamento e degrado del territorio. Ripetiamo non per la presenza di immigrati clandestini (già ci sono e risiedono in parecchi appartamenti in città e nessuno ha mai sollevato il problema), ma per l’entità dell’operazione che sconvolgerebbe l’equilibrio demografico.
Una piccola realtà come Villa San Giovanni non potrà assorbire indenne l’arrivo di oltre 150 immigrati.
Altro che città votata al turismo!
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