Il 7 febbraio 2025, alle ore 16:19 italiane, un terremoto di magnitudo ML 4.8 è stato registrato dalla Rete Sismica Nazionale dell’INGV nel Mar Tirreno meridionale, nei pressi dell’arcipelago delle Isole Eolie (Messina). L’epicentro è stato localizzato a una profondità di 17 km, circa 50 km al largo della costa settentrionale della Sicilia, tra le isole di Alicudi e Filicudi.
Dopo la scossa principale, alle ore 17:30 risultavano già registrate altre quattro scosse di minore intensità, con magnitudo compresa tra 2.5 e 3.4. Secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), l’area coinvolta è parte di una fascia sismica nota per la sua attività frequente, con eventi che in passato hanno raggiunto magnitudo 6. Tra i più significativi si ricordano il terremoto al largo di Palermo del settembre 2002, il sisma del 28 maggio 1980 (Mw 5.7), quello del 5 marzo 1823 (Mw 5.8) e quello del 27 gennaio 1939 (Mw 5.1), che causò danni rilevanti a Filicudi.
Negli ultimi anni, l’area è stata interessata da sequenze sismiche, come quelle del 2021 (Mw 4.2) e del 2023 (ML 4.1), localizzate a nord-ovest rispetto all’epicentro del terremoto del 7 febbraio.
L’evento è stato percepito in tutto l’arcipelago delle Eolie, lungo la costa settentrionale della Sicilia e in alcune zone della Sicilia orientale e della Calabria meridionale. La mappa di scuotimento sismico (ShakeMap), elaborata grazie ai dati delle reti sismiche e accelerometriche dell’INGV e del Dipartimento della Protezione Civile (DPC), indica un’intensità di scuotimento fino al IV-V grado della scala Mercalli-Cancani-Sieberg (MCS).
Le informazioni raccolte tramite i questionari macrosismici inviati al sito www.hsit.it (in continuo aggiornamento) confermano la percezione diffusa del sisma. Al momento, non risultano segnalazioni di danni significativi o feriti. Le autorità locali e la Protezione Civile continuano a monitorare la situazione.
Fonte: INGV