Il Governo italiano, su proposta del Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare Nello Musumeci, ha dichiarato lo stato di emergenza per 12 mesi in diverse aree della Lombardia e della Calabria, duramente colpite da recenti eventi meteorologici estremi.
Lombardia: Provincia di Bergamo, Lecco e Brescia in difficoltà
Tra l’8 e il 12 settembre 2024, violente precipitazioni hanno causato movimenti franosi, esondazioni e allagamenti, provocando danni estesi alle infrastrutture viarie, edifici pubblici e privati, nonché alle attività produttive nelle province di Bergamo, Lecco e Brescia. La gravità della situazione ha reso necessaria l’evacuazione di alcune famiglie, oltre a mettere a rischio l’incolumità delle persone.
Per far fronte alle prime necessità, il Governo ha deliberato uno stanziamento di 2 milioni e 800 mila euro dal Fondo per le emergenze nazionali. Questi fondi saranno impiegati per garantire interventi urgenti e supportare le comunità colpite.
Calabria: danni tra Catanzaro e Reggio Calabria
Anche la Calabria è stata messa in ginocchio da eventi meteorologici estremi, che tra il 19 e il 21 ottobre 2024 hanno colpito duramente la provincia di Catanzaro e la città metropolitana di Reggio Calabria. Le piogge torrenziali hanno devastato strade, abitazioni e attività economiche, richiedendo interventi immediati.
In risposta, il Governo ha stanziato 4 milioni e 250 mila euro per finanziare i primi interventi di emergenza. Anche questi fondi attingono al Fondo per le emergenze nazionali e saranno gestiti attraverso ordinanze del capo Dipartimento di Protezione civile.
Interventi futuri
Il Ministro Musumeci ha sottolineato l’urgenza di coordinare rapidamente le risorse per avviare la ricostruzione e ripristinare la normalità nei territori coinvolti. Lo stato di emergenza permetterà una gestione semplificata e tempestiva delle azioni necessarie, dalla messa in sicurezza delle aree colpite alla ripresa delle attività produttive.
Le popolazioni locali, intanto, restano in attesa di ulteriori interventi e sostegni, mentre si moltiplicano gli appelli per rafforzare la prevenzione contro i rischi legati ai cambiamenti climatici.