Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ribadisce oggi in un’intervista al Corsera, che la scuola riprenderà il 10 gennaio in presenza. Difende quindi la decisione del governo spiegando di aver incontrato sindacati e dirigenti scolastici ai quali ha assicurato che non saranno lasciati soli.
“Il ricorso massiccio alla Dad, oggi, come se i vaccini non ci fossero, sarebbe un errore” dice e precisa “la legge permette ai presidenti di Regione di intervenire solo in zona rossa e in circostanze straordinarie. Condizioni che ora non ci sono”. Poi aggiunge di ritenere “impugnabile” l’ordinanza
di De Luca, governatore della Regione Campania, che blocca il ritorno in classe per elementari e medie e la chiusura degli asili. Per l’impugnativa, viene spiegato, è necessario un passaggio in Consiglio dei ministri.