Un’indagine della Procura di Milano ha scosso il mondo delle infrastrutture italiane. Le autorità giudiziarie hanno eseguito perquisizioni nelle sedi di Anas, la società che gestisce la rete stradale nazionale, sospettando gravi irregolarità in alcuni appalti.
Secondo le indagini, alcuni appalti per la realizzazione di strade, in particolare in Lombardia e nel Nord-Est, sarebbero stati pilotati in cambio di tangenti. I reati ipotizzati sono corruzione, turbativa d’asta e rivelazione di segreto d’ufficio.
La notizia è stata anticipata da la Repubblica on line.
Le cifre dell’affare
Un dettaglio inquietante emerge dalle carte dell’inchiesta: ammonterebbe a quasi 846mila euro la cifra della presunta tangente versata da un consorzio a due dirigenti Anas, per aggiudicarsi un appalto per lavori sulla SS 340 “Regina” in Lombardia.
Gli indagati
Sono nove gli indagati, tra cui manager e funzionari di Anas. Le perquisizioni hanno interessato diverse sedi della società, tra cui Milano e Roma.
L’inchiesta getta ombre sulla gestione di alcuni importanti lavori stradali e solleva interrogativi sulla trasparenza e l’efficienza delle procedure di gara.