Il Comune di Reggio Calabria conferma la volontà di intitolare il Palazzo di Giustizia al giudice Antonino Scopelliti, ucciso dalla ‘ndrangheta nel 1991 per il suo coraggio e impegno nella lotta alla criminalità organizzata.
L’annuncio è stato ribadito dall’assessore Carmelo Romeo, che ha sottolineato l’impegno dell’amministrazione per completare i lavori della struttura, rimasti bloccati per oltre un decennio.
La proposta di intitolazione risale al 2007, ma i numerosi ritardi nei lavori avevano fatto vacillare l’iniziativa. Nel 2022, l’ex ministro Marta Cartabia aveva ribadito questa intenzione, e oggi, grazie all’amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà, il progetto torna al centro dell’agenda pubblica.
Rosanna Scopelliti, figlia del giudice e presidente della Fondazione a lui intitolata, ha accolto la notizia con emozione e gratitudine. «Sarà un segno tangibile del sacrificio di mio padre, un simbolo di legalità non solo per gli operatori del diritto, ma per tutti i cittadini», ha dichiarato. La Fondazione aveva già contribuito a intitolare le aree limitrofe a Francesca Morvillo e Giovanni Falcone, rafforzando la memoria collettiva su figure che hanno combattuto la criminalità.
Nel frattempo, i lavori per il completamento del Palazzo di Giustizia sono ripresi con nuove operazioni sul cantiere e un cronoprogramma che punta a rendere l’edificio operativo entro i prossimi due anni. Il progetto rappresenta non solo un’infrastruttura moderna per il sistema giudiziario, ma anche un messaggio di riscatto per una città spesso associata a episodi di mafia.
L’intitolazione sarà un percorso complesso, ma la determinazione delle istituzioni e il supporto della comunità sembrano garantire il buon esito dell’iniziativa, restituendo alla città un luogo simbolo di giustizia e speranza per il futuro.