“FUTURA” è il nome della lista che concorrerà alle elezioni per il rinnovo degli Organi dell’Ordine Provinciale delle Professionisti Infermieristiche di Reggio Calabria e che esprime, con solo qualche innesto, la quasi totalità del Consiglio Direttivo uscente.
Le consultazioni elettorali si terranno dal 14 al 17 settembre presso la sede O.P.I. R.C. dalle ore 8,30 alle ore 18,30.
Di seguito il comunicato stampa dell’O.P.I. R.C.
Esiste una lista concorrente, denominata “NOI INFERMIERI” e si proporrebbe, questa, come “vento di cambiamento” così come propinatoci da articoletto di giorno 17 agosto apparso su giornale online. Con lo scopo di un improbabile proselitismo e con toni e contenuti populisti, spiegano i sottoscrittori di “NOI INFERMIERI”, che sarebbero pronti a garantire, ove fossero eletti, tutti i crediti ECM per l’intero corpo professionale coniugando tale obiettivo con la riduzione della quota di iscrizione. In altri termini farebbero molto di più sul piano dell’aggiornamento con risorse via via minori: bello, ma utopistico.
Questi cortesi Colleghi, non si sono forse accorti di quanto fatto in questi anni, in cui tutto ciò che loro pongono come “nuovo” è già stato ampiamente realizzato, con misura, equilibrio e continuità. Giova ricordare l’impegno degli ultimi Direttivi sulla Formazione e sull’aggiornamento, che ha garantito ben più del 50% dei crediti formativi obbligatori in forma totalmente gratuita, con Corsi itineranti che si sono realizzati anche in Provincia sia nel versante Tirrenico che in quello Jonico (grazie all’ausilio costante della Consulta Territoriale e della Commissione Formazione ed aggiornamento), condotti da relatori di rilevanza nazionale, che hanno riscosso sempre grande apprezzamento e seguito tra i Colleghi. Sono
state organizzate iniziative di educazione sanitaria, sempre su base provinciale, andando fisicamente incontro a tutti i Colleghi del territorio. Idem per quanto concerne la promozione della figura dell’Infermiere nelle Istituzioni Scolastiche.
Ampia e costante, è stata la disponibilità dell’Ordine nei confronti dei Colleghi vittime di violenze e/o demansionamento. Disponibilità che si è tradotta, de facto, nel mettere a disposizione un Legale, in forma totalmente gratuita.
Per quanto concerne la “quota di iscrizione”, è il caso di sottolineare come quella del nostro Ordine è tra le più basse in Italia, ed oltre alla mera iscrizione, ingloba e comprende anche la garanzia di una casella PEC (obbligatoria per Legge) che altrimenti i Colleghi dovrebbero pagare di tasca propria. La tassa d’iscrizione, unica entrata dell’Ente, consente di coprire i costi dell’intera e onerosa articolazione dell’Ordine che la complessità gestionale richiesta dalle normative impone l’utilizzo di risorse ingenti (un esempio per tutti: contratto per 8 consulenti esterni).
Venendo alle indennità/rimborsi, regolarmente previsti da Statuto, alla stregua degli altri Ordini Provinciali, risultano ampiamente documentati: le relative “carte” sono messe a disposizione, per trasparenza, di tutti i Colleghi che vogliano farne richiesta per fugare ogni dubbio. Sull’intera questione economica, cogliamo l’occasione di spiegarvi l’iter dei nostri bilanci più volte utilizzati da taluni detrattori che non sanno di che parlano: sia il Bilancio Preventivo, quanto il Bilancio Consuntivo, prima di essere operativi, vengono deliberati dal consiglio e sottoposti per la “vera approvazione” all’Assemblea annuale degli iscritti.
Alla stesura del Bilancio collaborano più consulenti e, in tutto il periodo di svolgimento annuale, esso viene monitorato dal Collegio dei Revisori dei Conti che ha, come Presidente, un Tecnico Abilitato e iscritto all’Albo Nazionale (dei Commercialisti e Revisori Contabili). Il Bilancio, ogni anno, dopo l’approvazione viene trasmesso al (MEF) Ministero per l’Economia e la Finanza per la successiva certificazione, quindi pubblicato sul sito dell’Ordine: si può essere più trasparenti? Eppure c’è gente che, ancora, ci specula sopra facendo del facilissimo populismo.
Vista l’enorme mole di attività prodotte dai Direttivi di questi ultimi anni, risulta difficile che i Colleghi che ne sparlano siano semplicemente “distratti”, risulta molto più realistico (soprattutto scorrendo alcuni dei nomi presentati dalla lista denominata “NOI INFERMIERI”) credere che si tratti di un’opera demagogica volta a ribaltare la realtà e fare propaganda e discredito: atteggiamento tipico di chi, non avendo reali contenuti da proporre, si limita ad infangare gli altri.
Ma, a proposito di fango, dall’approfondita analisi operata sulla lista “NOI INFERMIERI” presentata all’O.P.I. di Reggio Calabria, emergono così tante irregolarità da consigliarci/imporci di non ammetterla alla competizione elettorale. Non mancano gravi anomalie che interesseranno la sfera penale del nostro sistema giudiziario a cui questo Organismo Provinciale sarà obbligato a farvi ricorso. Per questa ragione è stato indetto, con estrema procedura d’urgenza, un Consiglio Direttivo per approvare il confezionamento di un esposto/denuncia da sottoporre alla Procura presso il Tribunale di Reggio Calabria.
Sul punto, e senza elencarvi le numerosissime anomalie riscontrate, ve ne raccontiamo una per tutte, oltre ad una pagina intera di nominativi e firme prodotte con la medesima calligrafia dalla stessa persona (se ne accorgerebbe anche un bambino): un Collega di nome Francesco, con allegato il documento che ne comprova l’identità e che attesta come, in effetti, si chiami Francesco, alla fine, si firma Giuseppe … e, questa, è solo l’evidenza più emblematica della falsificazione della sua firma.
Purtroppo ce ne sono moltissime altre. Se questo è il nuovo che avanza … cominciano proprio bene.
In tutto questo, però, la cosa più triste è che ci andranno di mezzo molti ingenui Colleghi indotti dal qualche burattinaio coraggiosamente posizionato dietro di loro che, rassicurandoli, li manda al macello.
E, magari, è lo stesso burattinaio che campa sulle nostre spalle, ed intendo della nostra categoria, nonostante provenga da tutt’altro ambito, da circa quarant’anni: tenetevelo pure fino a consunzione ultimata.