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RC1 Caccia ai cinghiali: al via il depopolamento nella Zona di Restrizione II

Operazioni fondamentali per il controllo della popolazione e la sorveglianza sanitaria per contrastare la peste suina africana

Reggio Calabria – nell’Ambito Territoriale di Caccia RC1 (Zona di Restrizione II), sono finalmente iniziate le operazioni di depopolamento dei cinghiali. L’intervento, condotto da bioregolatori autorizzati, si è reso necessario per contrastare il sovrappopolamento della specie, che causa danni significativi all’agricoltura e rappresenta un rischio sanitario a causa della peste suina africana (PSA).

Il piano operativo è frutto di una collaborazione tra il Servizio Veterinario dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria, il Dipartimento Salute e Welfare regionale, e i rappresentanti delle istituzioni locali. La Regione Calabria, grazie all’impegno dell’Assessore Gallo e dell’Onorevole Cannizzaro, ha definito modalità e procedure per affrontare un problema che negli ultimi due anni aveva registrato una sostanziale stasi nelle attività di contenimento.

Obiettivi e strategia:

  1. Riduzione della popolazione di cinghiali: Questa azione è cruciale per arginare i danni agli agricoltori e ridurre il rischio di diffusione della PSA.
  2. Sorveglianza sanitaria: Ogni cinghiale abbattuto sarà testato per verificare l’eventuale presenza del virus. La sorveglianza epidemiologica rientra nelle direttive europee per il controllo delle zoonosi.
  3. Collaborazione istituzionale: Le operazioni coinvolgono gruppi operativi territoriali (GOT), forze armate, associazioni venatorie e altri enti tecnici qualificati.

Oltre all’abbattimento mirato, il piano comprende misure di biosicurezza per evitare la trasmissione del virus agli allevamenti di suini domestici, in linea con il regolamento UE 2023/594. Si prevedono inoltre attività di formazione per i bioregolatori e un registro nazionale per garantire la trasparenza delle operazioni.

Il progetto rappresenta un segnale importante per il comparto agricolo e per la gestione della fauna selvatica in un’area critica come la Zona di Restrizione II. L’iniziativa è considerata un passo decisivo per ristabilire un equilibrio tra conservazione della fauna e tutela delle attività umane.

Per ulteriori dettagli sulle misure e sull’ordinanza relativa alla PSA, consultare le fonti ufficiali pubblicate dal Ministero della Salute e dagli enti regionali.