Nella puntata di “Report” andata in onda il 19 gennaio 2025 su Rai3, il giornalista Danilo Procaccianti ha approfondito le controversie che ruotano attorno al progetto del Ponte sullo Stretto di Messina. Nei prossimi giorni, infatti, il Cipess dovrebbe approvare il progetto definitivo aggiornato, ma molte voci, tra cui quella del presidente dell’INGV Carlo Doglioni, hanno sollevato perplessità sulla fattibilità tecnica e sulla sicurezza del progetto.
Secondo “Report”, l’INGV, massima autorità in Italia in materia sismica, non ha mai emesso un parere ufficiale sulla pericolosità sismica dell’opera, nonostante le dichiarazioni della società concessionaria che sostengono il contrario. “Noi, come Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, non siamo stati coinvolti formalmente per dare un parere sulla pericolosità sismica,” ha affermato Doglioni durante la trasmissione. Questa affermazione è stata confermata dallo stesso Doglioni, evidenziando come il ruolo dell’INGV sia istituzionalmente legato alla valutazione della pericolosità sismica, un compito diverso da quello svolto dall’Università di Roma “La Sapienza”.
Le risposte della società concessionaria
In replica alle dichiarazioni di “Report”, la società Stretto di Messina ha diffuso una nota ufficiale negando le accuse e difendendo la validità del progetto. La società ha sottolineato come l’INGV sia stato coinvolto attraverso collaborazioni con il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Roma “La Sapienza”, già dal 2011, per valutare il quadro geo-sismotettonico dell’area. Inoltre, per rispondere alle richieste di integrazione della Commissione VIA nel 2024, il Dipartimento di Scienze della Terra è stato incaricato di ulteriori studi, che avrebbero previsto anche un coinvolgimento dell’INGV.
Nonostante le smentite, “Report” ha evidenziato che la società concessionaria non ha fornito alcun documento ufficiale che dimostri un parere formale dell’INGV, aprendo quindi nuovi interrogativi sull’adeguatezza delle analisi sismiche presentate.
Confronti internazionali: il caso del Ponte di Braila
Un altro punto trattato durante la puntata è stato il confronto con il Ponte di Braila, sul Danubio, in Romania. La società Webuild, coinvolta anche nel progetto del Ponte sullo Stretto, ha respinto le critiche sollevate da “Report” riguardo a problemi legati al rifacimento del manto stradale poco dopo l’inaugurazione nel 2023. La società ha attribuito la necessità dell’intervento alle condizioni straordinarie causate dal transito di mezzi militari pesanti a causa della vicina guerra in Ucraina, specificando che non si sono mai verificati problemi strutturali. Tuttavia, “Report” ha evidenziato l’esistenza di contenziosi in corso legati a questi interventi.
Critiche al sistema progettuale
Altro tema al centro del dibattito è stato il sistema di sospensione del ponte. Durante la trasmissione, sono stati sollevati dubbi sull’adozione di un acciaio per i cavi di maggiore resistenza, il che potrebbe comportare modifiche al progetto. La società Stretto di Messina ha però definito tali affermazioni infondate, ribadendo che nuovi materiali non richiederebbero un rifacimento totale del progetto, ma solo valutazioni in fase esecutiva.
Conclusioni
La puntata di “Report” del 19 gennaio 2025, come ribadito dal conduttore Sigfrido Ranucci, si basa su documenti verificati e testimonianze dirette, rappresentando un contributo fondamentale per alimentare il dibattito su un’opera che continua a dividere l’opinione pubblica. Con costi passati da 3 mila miliardi di lire a oltre 10 miliardi di euro e molte incognite tecniche ancora aperte, il Ponte sullo Stretto rimane un simbolo di speranze e polemiche.
Ranucci ha inoltre annunciato ulteriori approfondimenti nel corso della puntata prevista per questa sera, domenica 26 gennaio 2025, alle ore 20.30 su Rai3. L’inchiesta, ancora a cura di Procaccianti, esplorerà nuovi dettagli sulle criticità del progetto, offrendo un quadro sempre più completo di una delle opere più discusse del nostro Paese.
Puntata del 19 gennaio di Danilo Procaccianti
Collaborazione di Enrica Riera
Immagini di Cristiano Forti e Andrea Lilli
Ricerca immagini Eva Georganopoulou e Tiziana Battisti
Montaggio e grafica di Monica Cesarani .