In una nota stampa il circolo PD di Villa San Giovanni dopo che il Consiglio dei Ministri ha recentemente deciso di eliminare il progetto esecutivo del Ponte sullo Stretto di Messina, abolendo così il termine ultimo del 31 luglio per la sua approvazione, si chiede di cosa si potrà discutere a Roma.
“Torna a riunirsi la conferenza dei servizi istituita al Ministero delle Infrastrutture (la prossima settimana), ma per dirsi cosa? Il progetto “non definitivo” è stato bocciato dal Ministero dell’Ambiente e le prescrizioni notificate già ai tempi del “Ponte di Berlusconi” – e ora riproposte per il “Ponte di Salvini” – sono rimaste lettera morta, inottemperate”.
“Villa, Reggio e Messina sono state umiliate: avevano pregato di sospendere tutto in attesa di integrazioni e, soprattutto, di un “vero” progetto, e gli si è dato solo qualche giorno in più per esprimersi su cose vecchie, già superate, su un testo che sarà revisionato solo a fine settembre. In sintesi, il Ministro Salvini ha notificato ai Sindaci una verità che il Partito Democratico denuncia da tempo: quello che pensano i territori coinvolti non conta nulla!”
“Le “osservazioni” degli Enti dello Stretto, prosegue il segretario del PD Villese, servono solo per “sistemare” le carte, per non lasciare vuoti, per mandare tutto l’incartamento al CIPESS, la cui malaugurata “approvazione” trasformerà il progetto di Salini (WeBuild), di Ciucci, di Salvini, della Lega Nord , in “progetto di Stato”, dal quale scatteranno più onori che oneri per i costruttori “privati” (fonte Anac) e partirà la macchina infernale degli espropri per i cittadini inermi, dei cantieri propedeutici, strumentali e funzionali all’Opera”.
“Avrà inizio, quindi, quello “spezzatino” di ecomostri che minaccia di cambiare per sempre la nostra terra, la terra del “mito” e del futuro dei nostri figli, ormai nelle mani di una Destra aggressiva, indifferente. Con le “osservazioni” dei Comuni vanno rese pubbliche tutte queste perversioni, il tradimento stesso della legalità piegata all’accelerazione politica, ideologica”.
“Le “osservazioni” dei Comuni dovranno diventare il Documento ufficiale di un NO chiaro, privo di ambiguità, secco e deciso. Il Partito Democratico da tempo ha depositato presso il Comune di Villa le proprie osservazioni critiche: atti, numeri, tabelle, grafici. Si utilizzi il contributo di tutti i corpi intermedi attivi, si dimostri a Salvini che i Sindaci non sono soli, isolati, all’angolo. Si pubblichino le “osservazioni” dirette al Ministero, si denunci l’obbrobrio alle porte” – conclude.