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Ponte sullo Stretto, Report rilancia nella prossima puntata: E’ Scontro con WeBuild, tra accuse e omissioni

Accuse di diffamazione e omissioni: WeBuild contro Report e INGV, ma l’Istituto chiarisce la sua posizione smentendo la multinazionale. Domenica nuovi sviluppi su Rai3

La controversia sul Ponte sullo Stretto di Messina si arricchisce di un nuovo capitolo, questa volta segnato da accuse pesanti e un intervento ufficiale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) per smentire quanto dichiarato dalla multinazionale WeBuild. Il caso, esploso dopo una puntata del programma Report condotto da Sigfrido Ranucci, ha attirato l’attenzione pubblica e riacceso il dibattito su un’infrastruttura tanto ambiziosa quanto complessa sotto il profilo tecnico e ambientale.

La polemica: l’omissione di un documento chiave

Dopo la messa in onda di un servizio realizzato da Report, WeBuild ha annunciato una querela e una richiesta di risarcimento danni contro il programma di Rai3, il presidente dell’INGV, Carlo Doglioni, e gli intervistati coinvolti. L’accusa è di aver diffuso notizie false e diffamatorie con l’intento di screditare l’azienda e i lavoratori italiani. A sostegno delle sue affermazioni, WeBuild ha pubblicato un accordo di ricerca stipulato tra l’Università La Sapienza e l’INGV, che – a suo dire – dimostrerebbe il coinvolgimento diretto dell’Istituto nello studio del rischio sismico relativo al Ponte.

Tuttavia, emergono dettagli fondamentali che WeBuild avrebbe volutamente omesso. Come evidenziato da Report, l’azienda non ha reso pubblico un allegato tecnico al suddetto accordo, dove si legge chiaramente che:

“Il personale di ricerca dell’INGV è esclusivo titolare dei risultati consegnati ed è il solo responsabile delle loro conseguenti applicazioni, sollevando l’INGV da ogni responsabilità sul loro utilizzo.”

Questo passaggio, di importanza cruciale, chiarisce che l’INGV non ha responsabilità diretta sull’utilizzo dei dati raccolti e sulle applicazioni progettuali che ne derivano. Un’omissione che l’INGV ha ritenuto necessario smentire ufficialmente, prendendo una netta posizione contro le dichiarazioni di WeBuild.

La replica dell’INGV

Attraverso un comunicato ufficiale, l’INGV ha ribadito la propria estraneità alle decisioni progettuali e alle implicazioni legate al Ponte sullo Stretto. L’Istituto ha sottolineato che i propri ricercatori si limitano a fornire dati scientifici e a valutare i rischi sismici, ma non sono in alcun modo coinvolti nelle decisioni operative o politiche riguardanti la costruzione dell’opera.

L’intervento del presidente dell’INGV, Carlo Doglioni, ha inoltre evidenziato come l’omissione di parte del documento da parte di WeBuild rappresenti un fatto “di gravità assoluta”. Doglioni ha dichiarato che “la sicurezza sismica di un’opera così rilevante non può essere oggetto di manipolazioni o fraintendimenti”.

Un caso emblematico per il Paese

La vicenda non è solo una questione di disputa tra un colosso delle costruzioni e un’istituzione scientifica, ma tocca un tema di grande rilevanza nazionale: la sicurezza sismica e la fattibilità di un’infrastruttura di importanza strategica come il Ponte sullo Stretto. In un Paese a forte rischio sismico come l’Italia, il tema della prevenzione e delle valutazioni scientifiche non può essere trascurato né strumentalizzato.

Sigfrido Ranucci, conduttore di Report, ha confermato che quanto trasmesso nella puntata è accurato e basato su documenti verificati. Ha inoltre annunciato che il programma tornerà sull’argomento nella prossima puntata, in onda domenica alle 20.30 su Rai3, con ulteriori approfondimenti a cura del giornalista Danilo Procaccianti.

Danilo Procaccianti-report-rai3

Conclusioni e sviluppi

L’episodio mette in evidenza il delicato equilibrio tra scienza, politica e interessi economici in un progetto controverso come il Ponte sullo Stretto. Mentre WeBuild prosegue nelle sue azioni legali, l’INGV e Report ribadiscono la necessità di trasparenza e rigore scientifico. Il confronto tra le parti si preannuncia acceso, e la sicurezza degli italiani rimane il tema centrale sul quale non sono ammessi compromessi.

La prossima puntata di Report promette di portare alla luce ulteriori dettagli su questa vicenda che, oltre a far discutere, solleva interrogativi sulla gestione delle grandi opere pubbliche in Italia.