Search
Close this search box.
Categorie
News

Ponte sullo Stretto: Parere già NoN favorevole dalla Commissione di VIA. L’Avv. Crimi nel Consiglio comunale

Già nel 2013 la Commissione di VIA si era espressa sull’opera “Ponte sullo Stretto” e non diede parere favorevole a causa dell’impatto ambientale, in quanto la sua costruzione va ad apportare ai territori di Villa San Giovanni, Messina e tutte le zone coinvolte un impatto che attacca la biodiversità, il sistema eco-marino, l’aria e l’ambiente. Lo ha affermato l’Avvocato Vito Crimi di Villa San Giovanni (RC) nel Consiglio comunale dello scorso 13 aprile. Il verbale è stato pubblicato dall’Ente il 29 maggio 2024.

Crimi contesta, quanto precedentemente affermato da qualche amministratore in merito al fatto che si possa far poco a contrastare l’iter di definizione del progetto ponte. Ritiene si tratti di valutazioni di carattere tecnico che non possono e non devono essere ignorate.

Esprime perplessità in merito alla procedura adottata, che, secondo l’Avvocato, da un punto di vista normativo presenta vizi da far valere nelle opportune sedi giudiziarie. Ritiene non corretto aver ridotto i tempi per la presentazione di osservazioni da 60 a 30 giorni e sostiene che tale riduzione sia stata fatta proprio per evitare di farle produrre ed impedire, altresì, che i consigli comunali delle Città interessate potessero essere protagonisti per poter valutare effettivamente l’impatto dell’opera sui territori e le conseguenze per i cittadini, sia su quelli espropriati che non.
Chiedeva al Consiglio comunale di far valere queste obiezioni in sede di conferenza dei servizi e di esprimersi con un “NO al Ponte” in tutte le sedi opportune.

Quanto alla visione di sviluppo, prosegue l’avvocato, non vede aspetti positivi, anzi ritiene che le risorse da utilizzare potrebbero servire per altri interventi quali, ad esempio, l’alta velocità, la costruzione di reti, strade, sistemi di trasporto provinciali che ad oggi non esistono e non sulla manutenzione di un’opera che, probabilmente, per 200 giorni l’anno resterebbe chiusa a causa delle forti correnti e venti che attraversano lo Stretto“.

Chiedeva anche ai Consiglieri comunali, terminando l’intervento, “la sospensione della procedura degli espropri e la valutazione di eventuali rimedi giurisprudenziali a riguardo, mediante il ricorso alla giustizia al fine di tutelare la posizione della Città”.