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Ponte sullo Stretto: L’Università di Messina allarmata. La relazione istruttoria per il Senato Acc.

Dal piano espropri per il “Ponte sullo Stretto” emerge in maniera evidente come gli interventi previsti siano di forte impatto non solo per il patrimonio immobiliare Ateneo messinese, coinvolgendo aree urbanizzate e frequentate da un elevato numero di utenti, non solo universitari.

In particolare, riporta la relazione istruttoria per il Senato accademico, “le porzioni di terreni ubicati al Polo Annunziata e interessate dal progetto in questione, sono collocate tra una serie di impianti sportivi fruiti non solo dalla popolazione studentesca, ma anche dalla cittadinanza cui l’Ateneo, nell’ambito dello svolgimento della terza missione, si è aperto al fine di fornire servizi e strutture per il bene della collettività.

E’ di tutta evidenza che la fase esecutiva degli interventi causerebbe notevoli disagi all’utenza con conseguenti ricadute negative per l’Ateneo, anche dal punto di vista economico“.

Un altro aspetto, non meno rilevante, che si evince dal documento, “la porzione oggetto di esproprio per 83 mq costituita dalla part. 1659, è posta nelle immediate vicinanze della piscina olimpionica che, a seguito della realizzazione del limitrofo svincolo autostradale, ha già subito consistenti danni strutturali, provocati da un parziale cedimento del terreno circostante, che ne ha compromesso la planarità.
Rispetto alle aree site al Polo Papardo, il piano particellare d’esproprio del ponte parrebbe realizzato senza tenere presente dell’effettivo stato dei luoghi.

Essenzialmente, i terreni dei quali si prevede l’occupazione temporanea e/o l’esproprio, interessano da una parte la viabilità interna del campus, il cui stravolgimento renderebbe di fatto intercluso l’accesso all’edificio denominato CERISI; dall’altra l’edificio della Biblioteca Centralizzata, non riportato nelle cartografie utilizzate per la redazione del suddetto piano d’esproprio, che verrebbe parzialmente demolito.
Il progetto prevede per entrambi i Poli, la realizzazione di tunnel sotterranei per il passaggio delle linee ferroviarie al di sotto del campo di baseball a Conca d’Oro – Annunziata, e degli edifici di Ingegneria, Biblioteca Centralizzata e Mensa al Polo Papardo, la cui esecuzione, benchè non sia espressamente indicata la profondità degli scavi, potrebbe causare vibrazioni tali da incidere sulla stabilità strutturale dei suddetti cespiti”.

Le citate osservazioni sono state sottoposte all’attenzione della società appaltatrice, al fine di individuare soluzioni progettuali alternative, varianti dei tracciati o dei percorsi individuati per le opere secondarie, maggiormente compatibili con gli interessi dell’Ateneo e, più in generale, di tutto il territorio cittadino, che dall’esecuzione dell’opera potrebbe subire pregiudizi irreversibili.

La Stretto di Messina

Nella nota diramata dalla Stretto di Messina nell’ambito del Polo Universitario Annunziata, “la particella 1659, foglio 99, n. piano 424, risulta oggetto di esproprio per 83 metri quadrati su 9229 complessivi (pari a meno dell’1% dell’intera estensione della particella). Tale intervento risulta necessario per la realizzazione della trincea all’interno della quale sarà realizzata la sede stradale per il collegamento tra lo svincolo di Annunziata e la viabilità esistente”.

“L’accesso principale del fabbricato Cerisi sul torrente Papardo non risulta precluso. Le aree di cantiere necessarie per la realizzazione del pozzo di ventilazione della stazione Papardo ricadono sulla viabilità interna al Campus. Tale previsione di cantiere, come già ampiamente discusso anche con il Contraente Generale Eurolink, non ha natura definitiva e nel corso della Progettazione Esecutiva verrà ottimizzata al fine di minimizzare gli impatti sulle attività universitarie. Non c’è alcun coinvolgimento dell’edificio che ospita la Biblioteca Centralizzata: come si rileva dall’immagine, l’intervento per la realizzazione di un camino di aerazione è fuori dal sedime dell’edificio”.

Riguardo gli scavi: “In relazione al ventilato rischio di ‘vibrazioni che possano incidere sulla stabilità strutturale’ a seguito dell’attraversamento delle aree della facoltà di ingegneria a Papardo e del campo di baseball all’Annunziata, si precisa che gli scavi verranno realizzati con le più recenti tecnologie di scavo (TBM) a una profondità di 30 metri nel primo caso e addirittura 80 nel secondo caso, come riscontrabile nelle tavole SF0061 ed SF0060”.