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Ponte sullo Stretto, la Commissione Via-Vas risolleva dubbi sulla Fattibilità: il Pilastro di Cannitello ricade dove è escluso qualunque tipo di intervento edilizio

Analisi e richieste della Commissione VIA e VAS sul progetto del Ponte sullo Stretto di Messina

Il progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina si ritrova una delle criticità principali emerse nelle valutazioni della Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale VIA e VAS riguarda la presenza di faglie attive e capaci, come la faglia di Cannitello.

Questa faglia non è un elemento isolato, ma parte di un sistema sismico complessivo ben documentato, legato a eventi estremi come quelli verificatisi nel febbraio/marzo 1783, che causarono danni significativi nell’area. È importante sottolineare che il Pilastro di Cannitello, previsto come elemento portante della struttura e con una fondazione di circa 400 metri di profondità, risulta localizzato in una zona di rispetto sismico (ZRFAc). In tali aree, qualunque intervento edilizio è escluso.

Per garantire la fattibilità e sicurezza dell’opera, la Commissione VIA ha richiesto approfondimenti preliminari, inclusi:

  • Rilievi topografici dettagliati in 3D e modelli matematici georeferenziati per identificare la posizione e consistenza delle faglie.
  • Studi di geologia strutturale e microzonizzazione sismica, necessari per analizzare l’amplificazione locale delle onde sismiche e per valutare la possibilità di liquefazione del terreno.

Tali dati dovrebbero essere sovrapposti alle mappe progettuali delle opere per verificare eventuali interferenze e limiti imposti dalle caratteristiche del territorio.

La Commissione VIA e VAS ha ribadito la necessità di colmare le lacune progettuali e di procedere con uno studio approfondito del territorio e dell’ecosistema marino. I rischi sismici, uniti alla complessità ambientale dell’area, rappresentano sfide significative che richiedono un approccio scientifico rigoroso e multidisciplinare.

La compatibilità tra la realizzazione dell’opera e la fragilità del territorio deve essere verificata con estrema precisione, non solo per rispettare le normative vigenti, ma soprattutto per garantire la sicurezza delle strutture e la sostenibilità ambientale. La fase attuale richiede dunque un impegno concreto da parte della società proponente, “Stretto di Messina S.p.A.”, per fornire i dati e le integrazioni necessarie al completamento del processo autorizzativo.
Fonte: Parere n. 19 del 13 novembre 2024, della Commissione Tecnica di Verifica dell’Impatto Ambientale – VIA e VAS