Forse sarà un’esagerazione tingere di giallo “la storia sui piloni” di ancoraggio del “Ponte sullo Stretto di Messina”, posizionati proprio sulle foglie attive e capaci, zona NON edificabile, precisamente nel comune di Villa San Giovanni (RC), sulla sponda calabra. Lo documenta la corposa relazione (osservazione) dell’Ing. Nuvolone incaricato dall’Ente comunale Villese e inviata al MASE.
In sostanza, tutta l’area di cantiere per il “Ponte sullo stretto” relativa ai punti di ancoraggio del pilone lato calabro coincide proprio nell’area di totale inedificabilità indicata per legge, zona evidenziata in rosso nella mappa. Lo documentano le mappe dell’ISPRA allegate alla relazione dell’Ing. Paolo Nuvolone (Comune di Villa San Giovanni), inviate al Ministero (MASE), il 30 maggio 2024.
Con riferimento al territorio di Villa San Giovanni interessato dalle infrastrutture in progetto, si riporta parte dell’osservazione del professionista Nuvolone, relative non solo alla struttura del Ponte ma anche alle infrastrutture di collegamento.
Partendo dalle informazioni disponibili su ITHACA, e presenti nella relazione di Nuvolone, si rilevano la presenza delle seguenti faglie attive e capaci:
faglia “Porto Salvo” — codice faglia 37414;
faglia “Cannitello” — codice faglia 37400;
faglia “Pezzo” — codice faglia 37401;
faglia “Piale” — codice faglia 37310;
faglia “Commenda” — codice faglia 37313.
La questione
Ciucci, l’ad della Stretto di Messina ribadisce ancora una volta l’esatto contrario, e non solo al senatore Bonelli come in questo caso: “Tutte le faglie presenti nell’area dello Stretto di Messina sono note, censite e monitorate, comprese quelle del versante calabrese. I punti di contatto con il terreno dell’Opera di Attraversamento, sulla base degli studi geosismotettonici eseguiti, sono stati individuati evitando il posizionamento su faglie attive”.
Ma la sua affermazione non solo è in contrasto con quanto detto in aula dal senatore Bonelli, ma è anche in assoluto conflitto con la documentazione dell’Ing. Nuvolone inviata al MASE. Inoltre, si sottolinea, l’ingegnere Nuvolone è nato e cresciuto nel comune di Villa San Giovanni, e il territorio lo conosce molto bene, come lo conosce l’ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale).
Probabilmente il numerosissimo staff della Stretto di Messina sarà più competente del comune Villese e dell’ISPRA, oppure si darà un colpo di penna alla fine, entro il 12 settembre, all’operazione finanziaria denominata: Ponte sullo Stretto”.
Disclaimer: Le informazioni fornite in questo contesto hanno scopo puramente informativo e non costituiscono consulenza tecnica. Per un’analisi approfondita e dettagliata, si consiglia di consultare esperti del settore.
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