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Ponte sullo Stretto: Il Consiglio dei Ministri elimina il progetto esecutivo

Il Consiglio dei Ministri ha eliminato il progetto esecutivo del Ponte sullo Stretto di Messina con il Decreto Infrastrutture approvato il 24 giugno 2024.

Cosa cambia:

Procedura a fasi costruttive: Non è più necessario un progetto esecutivo completo entro il 31 luglio 2024. Si potrà procedere per step, approvando i progetti via via che si avanza con i lavori.

Maggiori incertezze sui costi: Il progetto esecutivo avrebbe dovuto definire i costi reali dell’opera. La sua eliminazione aumenta l’incertezza sui finanziamenti futuri, visto che i 11,6 miliardi stanziati dalla legge di bilancio 2024 non dovrebbero coprire l’intera spesa.

Le motivazioni del cambio di rotta non sono ancora chiare. Secondo alcuni, si tratta di una manovra per accelerare i tempi di realizzazione dell’opera. Altri ipotizzano che il governo stia cercando di ridurre i costi complessivi del progetto.

Il futuro del Ponte sullo Stretto rimane incerto. L’eliminazione del progetto esecutivo è un ostacolo in più per la sua realizzazione, ma non ne rappresenta la fine. Il governo ha comunque ribadito la sua volontà di portare avanti l’opera.

Il problema della sismicità

Un altro nodo quasi impossibile da risolvere è rappresentato dalle leggi antisismiche. La zona dello stretto di Messina, precisamente il comune di Villa San Giovanni dove dovrebbe essere ancorato il pilone sulla sponda calabra, è infatti attraversata da cinque faglie attive, una delle quali si trova proprio in quel punto; un’area resa  non edificabile (per legge) dopo il terremoto dell’Aquila.