Segni di insofferenza e tante contraddizioni emergono dallo strano comunicato di Sindaca, Giunta e Maggioranza villese controllo le tante critiche che emergono in Città. La distanza, purtroppo, tra la realtà e la narrazione è evidente. Lo afferma in una nota il segretario del circolo PD Villa San Giovanni, Enzo Musolino.
“I contenuti e le risposte prodotte latitano:
gli amministratori al timone di Villa si sentono assediati, colpiti, vittime e tutt’attorno vedono solo “nemici”, hanno la sindrome dell’ accerchiamento”.
“Potere e paranoia – prosegue il segretario – vanno davvero a braccetto perché chi si chiude nel “Palazzo”, chi si attornia solo di “yes man” pronti a giustificare l’indifendibile, contribuisce ad aumentare la frattura, la distanza tra cittadini e istituzioni.
Ed ecco, quindi, che il tema “Ponte” da rischio vero, concreto, attuale per Villa, si trasforma – nella rappresentazione alterata degli amministratori villesi – nello strumento del Partito Democratico per prendersela con gli amministratori, e gli obiettivi polemici non sono Salvini, Ciucci, la Stretto di Messina Spa, la Lega Nord – con i quali l’Amministrazione villese dimostra sempre di dialogare benissimo – ma sono i Democratici che pretendono chiarezza, che stigmatizzano l’ambiguità evidente, che chiedono conto di un “Documento unitario” – Destra e Maggioranza Caminiti assieme – sulle opere compensative al Ponte”.
“Un documento, – riporta il comunicato – che fiacca l’opposizione civile e nonviolenta all’accelerazione Salviniana su questa opera inutile e pericolosa, che umilia gli espropriandi villesi, condannati ad abbandonare le proprie case.
E che dire delle dinamiche, della relazione con la minoranza consiliare? Qui il documento diviene un “giallo” politico:
si parla di accordi, di “sintesi” su più documenti, di mozioni ritirate, di sospensioni tattiche, di contenuti accolti – e questa sarebbe l’Opposizione gradita all’amministrazione Caminiti – per poi attaccare gli stessi esponenti della minoranza colpevoli solo di rivendicare pubblicamente il proprio ruolo, di incassare il risultato politico evidente che gli e’ stato concesso: la redazione di un “piano strategico” per Villa sostanzialmente favorevole al Ponte.
Dispiace questa deriva in atto, dispiace questo livore, dispiace per Villa, per le tante criticità amministrative, per la gestione ordinaria e straordinaria della Città, per l’esigenza di servizi, di decoro, di livelli minimi di vivibilità – dall’acqua che manca al deficit di pulizia delle nostre strade e dei nostri parchi – che vengono tralasciate, sminuite, per prendersela con il Partito Democratico, con i propri elettori, “accusati” di fare il loro lavoro, di indicare ciò che non vaVorrebbero solo silenzio e una comunità prona, hanno sbagliato i loro calcoli: non ci hanno convinto, non ci hanno intimidito”, conclude Musolino.
In foto il primo e più famoso “ecomostro” villese (in attesa dei prossimi “preliminari” e “compensativi” al Ponte) sui quali noi del PD dovremmo tacere per non disturbare il manovratore di turno.
Enzo Musolino