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Ponte sullo Stretto, i test sul vento NoN aggiornati: Le problematiche sollevate dal Comitato Scientifico

Il Ponte sullo Stretto di Messina, nonostante abbia incassato il parere positivo del Comitato scientifico (organismo indipendente istituito con Decreto del Ministro delle Infrastrutture), ha anche rilevato 68 criticità, che interessano anche i test per il vento che non risulterebbero aggiornati.

I pareri del Comitato Tecnico Scientifico (CS) sono formulati in modo autonomo e imparziale. In sintesi, riguardo l’aerodinamicità del ponte, ha espresso dei pareri che non sono da sottovalutare ai fini dell’ultimazione del progetto definitivo ed esecutivo. Infatti, il Comitato scientifico raccomanda di aggiornare le analisi numeriche agli elementi finiti in campo geometricamente non lineare dell’intero manufatto per lo studio di eventuali problemi di instabilità dell’equilibrio delle torri.

II Comitato scientifico di seguito CS raccomanda inoltre di aggiornare le analisi globali (agli EF) per una più accurata descrizione del comportamento aeroelastico dell’Opera di Attraversamento che incidono sulla valutazione della sicurezza del Ponte nei confronti dell’instabilità aeroelastica. Il CS ritiene opportuno che nell’aggiornamento delle analisi strutturali vengano riesaminati scenari multihazard che tengano conto dell’azione combinata del vento e dei carichi di traffico ferroviario e/o stradale e ciò al fine di una conferma del livello di sicurezza e di funzionalità del Ponte anche nel caso di eventi estremi. Oltre che ai punti 3.5.2.3.3 e 3.5.2.3.4 della RP (GER0326) si evidenzia la necessità di adeguare il progetto per quanto riguarda le verifiche della robustezza e della sicurezza antincendio.

Pur condividendo le valutazioni il CS osserva che, in tema di robustezza, una caratteristica propria dello schema strutturale dei ponti sospesi con impalcato leggero è data dall’assenza di rigidezza verticale significativa verso l’alto che possa opporsi a situazioni eccezionali tali da indurre spostamenti e/o deformazioni anomale dell’impalcato. Anche con riferimento al punto 2.2.5 delle NTC2018, si ritiene che sia prudente considerare, sulla base dei risultati dell’aggiornamento del vento di progetto, anche tale evenienza.

Inoltre nel punto 3.5.2.3.2 della RP si legge: “Le prove in galleria del vento svolte in fase di Progetto Definitivo hanno evidenziato la necessità di mitigare le vibrazioni indotte da distacco di vortici incrementando lo smorzamento strutturale tramite appositi dispositivi, tanto in fase di esercizio quanto in fase realizzativa. Il PD (progetto definitivo) prevede pertanto l’impiego di smorzatori a massa accordata o TMD. Tali dispositivi, di tipo passivo, sono generalmente composti da un sistema massa-molla, e vengono calibrati pertanto per avere efficacia in un determinato intervallo di frequenze. A cagione di questo, è necessario introdurre dispositivi diversi per la fase costruttiva, e in aggiunta la progressiva modifica delle proprietà dinamiche delle torri comporta in ogni caso la necessità di ricalibrare più volte i dispositivi. Pertanto, il Progetto Esecutivo verrà aggiornato per includere smorzatori di tipo attivo o AMD”.

Nel PD, riporta la relazione del CS, sono previsti degli smorzatori idraulici (buffer) inseriti tra le torri e l’impalcato che fungono da ‘imitatori di spostamento e dissipatori di energia nelle direzioni longitudinale e trasversale. Questi elementi influenzano in modo considerevole il comportamento sia delle torri che dell’impalcato, nonché degli elementi secondari quali vincoli, giunti di dilatazione ed apparecchi d’appoggio. A parere del CS, i buffer sona elementi rilevanti del progetto, un loro malfunzionamento potrebbe comportare sovrasollecitazioni sulle torri e sull’impalcato e/o spostamenti eccessivi ad una estremità dell’impalcato, che meritano un’attenta valutazione anche ai fini della robustezza del sistema.

Un’accurata analisi strutturale, in sede di Progetto esecutivo, dei possibili scenari di malfunzionamento dei buffer, sia longitudinali che trasversali, e dell’intero sistema di vincolo dell’impalcato alle torri è altamente raccomandata.

Il CS concorda con gli aggiornamenti proposti per ciò che attiene al monitoraggio e raccomanda altresì di approfondire i seguenti aspetti:

Aggiornare il set up per la misurazione della ventosità del sito attraverso l’installazione di stazioni permanenti tipo LIDAR (Laser Imaging Detection and Ranging) o LIDAR scanner adatte a monitorare il campo di velocità in tutta la zona di costruzione del Ponte. Si ritiene che tale monitoraggio possa essere utile sin dalla fase di sviluppo del Progetto Esecutivo, per consentire una integrazione del documento di valutazione del vento di progetto realizzato per il Progetto Definitivo del 2011 con nuovi dati di vento valutati anche alla luce della possibile presenza di fenomeni atmosferici anomali (venti non sinottici). Il mantenimento di tale sistema di monitoraggio durante e dopo la realizzazione dell’Opera di Attraversamento consentirà quindi un continuo aggiornamento del database relativo alla ventosità del sito, di monitorare le eventuali variazioni del campo di velocità locale e di favorire l’identificazione di fenomeni atmosferici anomali.

Tali misurazioni in continuo saranno inoltre indispensabili per l’identificazione di condizioni meteo eccezionali (non necessariamente anomale) tali da determinare, attraverso un sistema di early-warning, l’interruzione di esercizio stradale e/o ferroviario. In particolare, si raccomanda di predisporre stazioni LIDAR mobili per la ricostruzione del profilo in prossimità delle torri e almeno una stazione tipo LIDAR scanner per la ricostruzione dei dati di ventosità/turbolenza in campata. Si ritiene che la predisposizione del sistema di monitoraggio debba essere realizzata con l’ausilio di esperti della tecnologia indicata e dell’analisi dei dati di vento.

Le problematiche da risolvere

Altri approfondimenti prevedono indagini di campo, come ulteriori rilievi faunistici terrestri, batimetrici e subacquei, ai quali la Società intende dedicare la massima attenzione utilizzando pienamente i tempi consentiti dalla normativa

Roma, 9 maggio 2024 – La società Stretto di Messina, nell’ambito della procedura in corso di valutazione di impatto ambientale, di concerto con il Contraente Generale Eurolink, ha ritenuto opportuno di richiedere al Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica – MASE, ai sensi della normativa vigente (D.lgs 163/2006) una sospensione di 120 giorni dei termini per la presentazione della documentazione integrativa richiesta che, con i nuovi termini temporali, sarà consegnata entro metà settembre 2024.

“La decisione – spiega l’Amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci – è motivata dalla eccezionale rilevanza dell’opera e riflette la volontà e il massimo impegno della Società nel fornire puntuali ed esaurienti risposte alle richieste di integrazioni e chiarimenti sugli elaborati tecnici del progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina, presentate dalla Commissione VIA e VAS del MASE. Alcuni approfondimenti prevedono indagini di campo, come ulteriori rilievi faunistici terrestri, batimetrici e subacquei, ai quali la Società intende dedicare la massima attenzione utilizzando pienamente i tempi consentiti dalla normativa”.