Roma, 9 gennaio 2025 – Il progetto del Ponte sullo Stretto segna un punto decisivo a favore della Stretto di Messina S.p.A. Il Tribunale di Roma ha infatti dichiarato inammissibile la class action inibitoria intentata da 104 cittadini che mirava a bloccare ogni azione legata alla realizzazione dell’opera. I ricorrenti sono stati condannati a pagare le spese legali a favore della Società, per un totale di circa 240 mila euro, oltre agli oneri di legge.
Pietro Ciucci, Amministratore Delegato della Stretto di Messina, ha commentato con soddisfazione la decisione giudiziaria:
“La Sentenza è un importante risultato. Sin dall’inizio eravamo fiduciosi sull’esito, consapevoli dell’infondatezza delle argomentazioni presentate. L’obiettivo dei ricorrenti appariva chiaramente mirato solo a rallentare le procedure in corso e le prossime scadenze del progetto. La Sentenza ha confermato questa visione, definendo le motivazioni ‘del tutto evanescenti ed ipotetiche in assenza di alcun effettivo danno ambientale’, rilevando inoltre la mancanza di prove di residenza dei ricorrenti nelle aree interessate dalla costruzione del ponte”.
Ciucci ha inoltre sottolineato l’approccio trasparente e collaborativo adottato dalla Società:
“Abbiamo sempre cercato e privilegiato il dialogo con il territorio per individuare le migliori forme di collaborazione affinché l’opera rappresenti un valore condiviso. Questo approccio continuerà a essere il nostro modus operandi.”
La vicenda ha visto anche un importante intervento da parte di 140 cittadini, perlopiù residenti nei comuni di Messina e Reggio Calabria, che hanno depositato un intervento volontario per contrastare l’iniziativa giudiziaria della class action, a testimonianza del sostegno crescente al progetto nel territorio.
L’opera del Ponte sullo Stretto continua dunque il suo iter, confermando il suo ruolo centrale nello sviluppo infrastrutturale e socioeconomico del Sud Italia. La Società rimarca il suo impegno a garantire trasparenza e collaborazione con i cittadini, riaffermando l’obiettivo di rendere questa infrastruttura un simbolo di progresso e unità per il Paese.