Un cantiere delle opere collaterali del ponte sullo Stretto è stato ubicato a cinquanta metri da un plesso della scuola elementare di Campo Calabro e non sarà soltanto l’imponente struttura della grande opera a stravolgere, durante la decennale costruzione, la vivibilità dei territori interessati.
“Secondo le tavole del progetto, una piccola comunità di insegnanti e bambini avrà nel proprio vicinato il pozzo di sfiato di una galleria, e il Sindaco Repaci non condividendo si domanda: cosa accadrà prima e dopo nei nostri territori?
E’ davvero disarmante questo silenzio attorno a questioni che semplicemente la società non ha mai preso in considerazione”, lo evidenzia nell’ultimo consiglio comunale aperto di Reggio Calabria il primo cittadino della città di Campo Calabro.
“Il cantiere comporterà emissioni di vario tipo – rimarca il primo cittadino di Campo C. – e dunque hanno pensato a come provvedere rendendo possibile l’attività della scuola? Sono stati previsti studi su questo aspetto o si è pensato a correttivi, ad esempio barriere antirumore?
Potrei anche decidere di spostare gli scolari come misura di emergenza, ma dove? Non abbiamo una sede alternativa e sono questi i problemi di cui la società dovrebbe interessarsi. Se ci creano un disagio dovrebbero aiutarci ad eliminarlo. Parlano di opere compensative e vogliono darci un campo sportivo. Grazie, ma non ne abbiamo bisogno, il nostro è già bellissimo”.
Il Sindaco Repaci sugli eventuali espropri
“Molti di coloro che dovranno lasciare le case espropriate si trasferirà qui e il rimbalzo demografico sarà notevole, da 4500 residenti in tre anni potremmo diventare 8000. Avremo un enorme problema con il servizio idrico.
Non basterà forse neanche per impastare il cemento dei cantieri per non parlare delle reti fognarie. Quando abbiamo chiesto rassicurazioni in merito ci rispondono che se ne occuperanno nel progetto esecutivo ma non è accettabile. Dicono che nel 2032 il ponte ci porterà flotte di turisti ma nel frattempo, in questi dieci anni, stanno condannando un intero territorio lasciandoci senza certezze”.
L’affondo di Repaci su Salvini
“Il governo, e in particolare il ministro Salvini, ha voluto destinare 30 milioni agli impianti calabresi e per la provincia reggina li ha attribuiti solo a Melito e Bagnara – spiega Repaci – Sono felice per i miei colleghi, ma rilevo come ci sia stata la volontà di dare neanche un euro proprio ai comuni che soffriranno la cantierizzazione del ponte. Non sono ideologicamente contrario all’opera, ma io devo garantire i miei cittadini. Se i bambini dovranno affrontare ogni giorno un viaggio per andare a scuola sono io a dover pensarci. Se un giorno crollasse una galleria, chiameranno me, non Ciucci“.