“L’aborto è un omicidio!” Papa Francesco torna alla carica e condanna senza mezzi termini l’interruzione volontaria di gravidanza. Nel corso della conferenza stampa di ritorno da Bruxelles, il Pontefice ha definito “sicari” i medici che praticano l’aborto e ha ribadito la sua contrarietà al sacerdozio femminile. Al centro del suo discorso anche la lotta agli abusi e la necessità di una giustizia più equa per le vittime.
Da ANSA – Di abusi aveva parlato in mattinata anche nell’omelia della messa chiedendo ai vescovi di “non coprire gli abusatori” perché nella Chiesa “c’è spazio per tutti, tutti, tutti ma non c’è spazio per gli abusi”. Parlando con i giornalisti fa un passo in più. Parla di giustizia e fa riferimento anche agli indennizzi chiesti dalle vittime. “Alcuni hanno bisogno di trattamento psicologico” e bisogna “aiutarli in questo anche. Si parla di indennizzazione perché nel diritto civile c’è”. E citando la cifra prevista per questo in Belgio, 50mila euro, Francesco commenta: “è troppo basso”.
Poi la questione delle donne: le sue parole ieri hanno provocato una contestazione da parte dell’Università Cattolica di Lovanio perché ritenute troppo conservatrici. “Questo comunicato è stato fatto nel momento che io parlavo, è stato pre-fatto e questo non è morale”. “La Chiesa è donna, è la sposa di Gesù. Maschilizzare la Chiesa, maschilizzare le donne non è umano, non è cristiano”. “Io vedo che c’è una mente ottusa che non vuole sentire parlare di questo”. Quanto al sacerdozio per le donne resta il suo veto: “Un femminismo esagerato, che vuol dire che la donna è maschilista non funziona. Una cosa è il maschilismo che non va, una cosa è il femminismo che non va. Quello che va è la Chiesa donna che è più grande del ministero sacerdotale”, chiarisce.
Nel colloquio con i giornalisti c’è infine anche lo spazio per una risata. A Francesco un corrispondente del Lussemburgo ricorda il blitz al bar nella prima tappa del viaggio, quella appunto nel Granducato. “E’ stata una ragazzata. La prossima sarà la pizzeria”, scherza il Papa.