Nel 2024, la notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre, le lancette degli orologi verranno spostate un’ora indietro, segnando il ritorno all’ora solare. Con l’arrivo dell’autunno, si avvicina uno dei momenti più attesi (o temuti) dell’anno: il cambio dell’ora.
Il passaggio all’ora solare ci regala un’ora di sonno in più, un piccolo regalo per riposarci dopo le lunghe giornate estive. Tuttavia, non tutti ne traggono beneficio; sono sempre più numerosi gli studi che mettono in discussione l’effettiva efficacia di questa pratica e i suoi potenziali effetti negativi sulla salute. Molte persone potrebbero riscontrare difficoltà nell’adattarsi al nuovo ritmo circadiano, manifestando dei disturbi del sonno, come l’insonnia, risvegli notturni, difficoltà ad addormentarsi, difficoltà a concentrarsi o a mantenere l’attenzione. Anche gli sbalzi d’umore accompagnati da irritabilità, ansia o stress.
Il cambio dell’ora può avere un impatto significativo sulla nostra salute. Diversi studi scientifici hanno dimostrato una correlazione tra il passaggio all’ora legale e all’ora solare e un aumento del numero di infarti, ictus e incidenti stradali. Inoltre, il cambio dell’ora può aggravare i sintomi di alcune patologie, come la depressione e i disturbi del ritmo circadiano.
Come affrontare al meglio il cambio d’ora
Per minimizzare i disagi legati al cambio d’ora, è consigliabile adottare alcune semplici precauzioni:
- Preparazione graduale: Nei giorni precedenti al cambio d’ora, cerca di andare a letto e svegliarti gradualmente un’ora prima rispetto al tuo solito orario.
- Ambiente rilassante: Crea un ambiente favorevole al sonno nella tua camera da letto, con un’illuminazione soffusa, una temperatura fresca e un’atmosfera tranquilla.
- Evita stimolanti: Riduci il consumo di caffeina, nicotina e alcol, soprattutto nelle ore serali.
- Attività fisica: Pratica attività fisica regolare, ma evita allenamenti intensi nelle ore serali.
- Esposizione alla luce naturale: Trascorri del tempo all’aperto, soprattutto nelle ore del mattino, per favorire la regolazione dei ritmi circadiani.