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Morti sul lavoro: 577 vittime nei primi sette mesi del 2024

L’Italia continua a piangere le vittime di incidenti sul lavoro. Secondo i dati diffusi dall’Inail, nei primi sette mesi del 2024 si sono registrati ben 577 decessi, con un preoccupante aumento del 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2023.

Questo dato allarma e sottolinea l’urgenza di intervenire per migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro. Nonostante alcuni anni abbiano visto una lieve diminuzione dei casi mortali, la tendenza generale mostra ancora un quadro preoccupante.

Cosa dicono i dati:

  • Aumento complessivo: Le denunce di infortunio sono aumentate complessivamente, con un incremento più marcato per gli incidenti in itinere.
  • Incidenti mortali plurimi: L’Inail sottolinea come l’aumento sia stato influenzato anche da incidenti che hanno coinvolto più vittime.
  •  Confronto con gli anni precedenti: Il numero di decessi è diminuito rispetto al 2020 e al 2021, ma è superiore rispetto al 2019 e al 2022.

Cosa significa:

Questi dati ci dicono che, nonostante gli sforzi, il problema della sicurezza sul lavoro rimane ancora molto serio. È necessario un impegno costante da parte di tutte le parti coinvolte: aziende, lavoratori, istituzioni e sindacati.

Cosa fare

Per invertire questa tendenza sono necessarie azioni concrete, come:

  • Maggiori controlli: Intensificare i controlli sui luoghi di lavoro per verificare il rispetto delle norme di sicurezza.
  • Formazione: Investire nella formazione e sensibilizzazione dei lavoratori sui rischi e sulle misure preventive.
  • Tecnologia: Utilizzare tecnologie innovative per migliorare la sicurezza nei vari settori.
  • Collaborazione: Favorire una maggiore collaborazione tra le parti sociali per individuare soluzioni efficaci.