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Mobilitazione contro il Ponte sullo Stretto: Conferenza stampa della CGIL a Roma e presentazione delle alternative dal Coordinamento No ponte

Dopo il parere positivo della Commissione sulla compatibilità ambientale, il fronte contrario al Ponte si riunisce per ribadire il proprio no e avanzare proposte per un uso alternativo dei fondi

Prosegue la mobilitazione contro il progetto del “Ponte sullo Stretto di Messina”. Venerdì 15 novembre, alle ore 14:30, presso l’Hotel Nazionale di Roma, si terrà una conferenza stampa promossa dalla CGIL, insieme a diverse organizzazioni, associazioni e partiti, per ribadire il fermo “No al ponte”.

Durante l’evento, il Coordinamento No ponte Capo Peloro (Messina) presenterà una serie di proposte su come destinare i fondi, inizialmente previsti per il Ponte, a interventi ritenuti più urgenti e utili per le necessità dei territori coinvolti.

La conferenza giunge in un momento cruciale per il progetto: sebbene la Commissione VIA-VAS abbia recentemente dato parere positivo sulla compatibilità ambientale del Ponte, rimangono ancora ostacoli significativi da superare. Infatti, è atteso il pronunciamento del Cipess a dicembre e il Tribunale delle imprese dovrà esprimersi su una class action avviata da 104 cittadini, che chiedono la sospensione delle procedure di approvazione. Gli attivisti e le associazioni contrarie al Ponte mettono in dubbio l’effettiva utilità dell’opera, definendola un’opportunità mancata per rispondere ai reali bisogni infrastrutturali e sociali del Sud Italia.

Secondo i promotori dell’incontro, i fondi previsti per il Ponte potrebbero essere meglio investiti in opere più necessarie per le comunità locali. Tra le proposte avanzate dal Coordinamento No ponte vi sono progetti di potenziamento dei trasporti locali e regionali, miglioramento delle infrastrutture esistenti e investimenti in servizi pubblici come sanità e istruzione, settori che, secondo le associazioni, soffrono da tempo di carenze strutturali nei territori del Sud.

“La nostra opposizione al Ponte sullo Stretto non è solo una questione ambientale”, dichiara il Coordinamento No ponte. “Questa è una battaglia per il futuro delle nostre comunità, per evitare che enormi risorse vengano sprecate in un’opera inutile, quando invece potrebbero essere impiegate per creare opportunità di sviluppo reale per la Sicilia e la Calabria”.

Oltre alla CGIL, altre organizzazioni sindacali e civiche hanno confermato la propria partecipazione a Roma, insieme a esponenti di vari partiti e movimenti politici, tutti uniti nella richiesta di una visione di sviluppo che punti su infrastrutture più accessibili, sostenibili e realmente funzionali per le popolazioni locali.