Search
Close this search box.
Categorie
News

Lo Stretto di Messina e il Ponte sullo Stretto: un gioiello naturale e un’ingegneristica sfida

Lo Stretto di Messina è molto più di un semplice braccio di mare che separa l’Italia peninsulare dall’isola di Sicilia. È un fenomeno geologico affascinante, un crocevia di correnti marine e un luogo di straordinaria bellezza paesaggistica.

Ma perché è così difficile costruire il ponte sullo stretto?

Come si è formato lo stretto?

La formazione dello Stretto di Messina è legata a complessi processi geologici avvenuti nel corso di milioni di anni. In sostanza, l’area dello Stretto è una zona di intensa attività tettonica, dove la convergenza di diverse placche terrestri ha causato la separazione tra la Calabria e la Sicilia, creando una profonda depressione sottomarina. L’erosione dell’acqua e del vento ha poi modellato il paesaggio, dando forma allo stretto che conosciamo oggi.

  • Movimenti tettonici: Le spinte delle placche hanno determinato l’innalzamento di catene montuose e la creazione di una profonda depressione sottomarina, che oggi corrisponde allo Stretto.
  • Erosione: L’azione erosiva dell’acqua e del vento ha contribuito a modellare il paesaggio, ampliando e approfondendo il canale.

Le Meraviglie dello Stretto

Nonostante le difficoltà ingegneristiche, lo Stretto di Messina offre uno spettacolo naturale unico, un luogo affascinante, ricco di storia, leggende e meraviglie naturali. La sua posizione strategica tra Sicilia e Calabria lo ha reso protagonista di innumerevoli avvenimenti e lo ha avvolto in un’aura di mistero.

  • Fauna marina: Lo Stretto è un importante punto di passaggio per molte specie marine, tra cui i cetacei.
  • Effetto Fata Morgana: In particolari condizioni atmosferiche, si verifica un fenomeno ottico che fa apparire gli oggetti all’orizzonte come sospesi in aria. “In fisica, indica un effetto ottico assai raro, che può verificarsi in diverse parti del mondo, in mare come in montagna, nei deserti oppure ai poli, quando la temperatura dell’aria in prossimità del suolo è inferiore a quella dell’aria sovrastante. Si tratta di una forma particolare di miraggio, che si scorge in una fascia ristretta sopra l’orizzonte, dove gli oggetti appaiono in posizioni diverse da quelle originarie, compressi oppure allungati”.(V.P.).
  • Paesaggi mozzafiato: Le coste dello Stretto offrono panorami suggestivi e sono una meta ambita per gli amanti della natura.

Cosa rende lo Stretto così speciale?

  • Fenomeni naturali unici: Le forti correnti marine, le maree e i venti creano spettacolari effetti visivi come la Fata Morgana, un miraggio che deforma gli oggetti lontani, e i “capelli della maga”, filamenti luminescenti prodotti da alcuni organismi marini.
  • Biodiversità: Lo Stretto è un vero e proprio paradiso per gli appassionati di biologia marina.
  • Miti e leggende: Da secoli lo Stretto è avvolto da un alone di mistero, popolato da mostri marini, sirene e altre creature leggendarie. Scilla e Cariddi, i famosi mostri dell’Odissea, sono solo alcuni dei personaggi che popolano le antiche storie legate a questo luogo.
  • Storia: Lo Stretto è stato un crocevia di popoli e culture fin dall’antichità, lasciando tracce indelebili nel suo patrimonio archeologico e architettonico.

Ambiente

Il ponte, se costruito, si inserirà in un contesto paesaggistico tra i più significativi ed espressivi al mondo per la sua bellezza e unicità paesaggistica. L’opera, come tutte quelle che vengono costruite in Italia, sarà sottoposta alla valutazione di impatto ambientale (VIA) da parte del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica (MASE) e, se la VIA risulterà positiva, il progetto del ponte potrà essere sottoposto all’esame del Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS).

Perché un ponte è così difficile?

L’area dello Stretto è una delle zone del pianeta in cui la sismicità è più alta, essendo interessata da un complesso sistema di faglie attive connesse con il complicato sistema orografico calabro-siculo; queste sono responsabili dei numerosi terremoti avvenuti in epoca storica. I più recenti sono quello del febbraio 1783 e quello, altrettanto catastrofico, del 1908(di magnitudo 7,1 della scala Richter e grado XI della scala Mercalli) che provocò, con lo tsunami susseguente circa 80.000 morti.

La costruzione di un ponte sullo Stretto di Messina presenta numerose sfide ingegneristiche, dovute a una combinazione di fattori geologici, climatici e orografici:

  • Attività sismica: La zona dello Stretto è una delle più sismiche d’Europa. Un ponte dovrebbe essere progettato per resistere a terremoti di forte intensità, una sfida complessa e costosa.
  • Venti forti: La zona è soggetta a venti molto forti, che potrebbero influenzare la sicurezza e la durata del ponte.
  • Profondità del fondale: Il fondale marino nello Stretto è molto profondo e irregolare, rendendo complessa la realizzazione dei piloni di sostegno a mare per ridurre la lunghezza della campata principale.
  • Costi elevati: La costruzione di un ponte sullo Stretto sarebbe un’opera molto costosa, sia in termini di progettazione che di realizzazione.

In conclusione

Lo Stretto di Messina rappresenta un unicum nel panorama geologico e paesaggistico italiano. La sua formazione è il risultato di milioni di anni di evoluzione geologica, e le sue caratteristiche lo rendono un luogo affascinante ma anche impegnativo dal punto di vista ingegneristico. La costruzione di un ponte sullo Stretto è un progetto ambizioso, ma le sfide tecniche e i costi elevati rendono la sua realizzazione un obiettivo complesso e articolato. Nonostante le difficoltà, resta il sogno di collegare la Sicilia alla penisola italiana che continua ad affascinare e a dividere l’opinione pubblica.