Lavori pubblici, ai Comuni fondi per 61 milioni per la messa i sicurezza di edifici, scuole e per l’eliminazione delle barriere architettoniche PEBA.
Verranno realizzati interventi di tutela dal rischio idrogeologico, messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti e messa in sicurezza ed efficientamento energetico degli edifici, con particolare attenzione per l’eliminazione delle barriere architettoniche – PEBA. Queste opere, volte a garantire la tutela delle nostre città, sono state finanziate su proposta del Movimento 5 Stelle, prima nel Decreto Agosto e poi nella Legge di Bilancio 2021, durante il Governo di Giuseppe Conte. Adesso il Ministero dell’Interno ha ripartito le risorse tra i Comuni. In particolare, le risorse sono state incrementate di 900 milioni di euro per l’anno 2021 e 1.750 milioni di euro per l’anno 2022. Il totale dei contributi è pari a euro 1.696.722.093,37 per interventi riferiti a opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio.
I Comuni beneficiari del contributo, sono tenuti ad affidare i lavori per la realizzazione delle opere pubbliche entro i termini previsti dall’articolo 1, comma 143, della legge n.145 del 2018 a decorrere dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana dell’avviso del richiamato decreto dell’8 novembre 2021.
Con successivo provvedimento si procederà all’ulteriore scorrimento della graduatoria, al fine di assegnare le risorse residue per l’anno 2022, pari a 52.394.933,02 euro, nonché quelle che si rendono disponibili in seguito a rinunce e/o revoche.
L’ammontare del contributo attribuito a ciascun ente è determinato, con decreto del Ministero dell’interno, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, secondo il seguente ordine di priorità:
a) investimenti di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico;
b) investimenti di messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti;
c) investimenti di messa in sicurezza ed efficientamento energetico degli edifici, con precedenza per gli edifici scolastici, e di altre strutture di proprietà dell’ente. Nel caso di mancata approvazione del piano urbanistico attuativo (PUA) e del piano di eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA) entro il 31 dicembre dell’anno precedente, i contributi attribuiti sono ridotti del 5 per cento.
Di seguito, la tipologia di interventi ammissibili:
Interventi di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico:
a) di tipo preventivo nelle aree che presentano elevato rischio di frana o idraulico, attestato dal competente personale tecnico dell’ente o di altre istituzioni anche sulla base dei dati Ispra per la riduzione del rischio e l’aumento della resilienza del territorio;
b) di ripristino delle strutture e delle infrastrutture danneggiate a seguito di calamità naturali, nonché di aumento del livello di resilienza dal rischio idraulico o di frana;
Lavori Pubblici – Interventi di messa in sicurezza di strade, ponti e viadotti:
a) manutenzione straordinaria delle strade e messa in sicurezza dei tratti di viabilità (escluse la costruzione di nuove rotonde e sostituzione pavimento stradale per usura e la sostituzione dei pali della luce);
b) manutenzione straordinaria su ponti e viadotti, ivi inclusa la demolizione e ricostruzione.
Interventi di messa in sicurezza ed efficientamento energetico degli edifici, con precedenza per gli edifici scolastici, e altre strutture di proprietà dell’ente:
a) manutenzione straordinaria per miglioramento sismico per messa in sicurezza dell’edificio a garanzia della sicurezza dell’utenza;
b) manutenzione straordinaria di adeguamento impiantistico e antincendio;
c) manutenzione straordinaria per accessibilità e abbattimento barriere architettoniche
d) manutenzione straordinaria per interventi di efficientamento energetico.
Il Ministero dell’interno provvederà ad erogare i contributi ai comuni beneficiari secondo la seguente modalità:
a) per una quota pari al 20 per cento entro il 28 febbraio 2022;
b) per una quota pari al 70 per cento sulla base degli stati di avanzamento dei lavori, così come rilevati dal sistema di monitoraggio di cui all’articolo 3, comma 3;
c) per il restante 10 per cento previa trasmissione, al Ministero dell’interno, del certificato di collaudo, ovvero del certificato di regolare esecuzione rilasciato per i lavori dal direttore dei lavori.
Elenco dei comuni ammessi con relativi contributi Regione Calabria
Provincia di Catanzaro:
Argusto 250.000 €; Conflenti 290.000 €; Davoli 710.000 €; Fossato Serralta 200.000 €; Magisano 227.000 €; Miglierina 755.000 €; Pentone 250.000 €; Pianopoli 1.000.000 €; San Pietro Apostolo 383.300 €; Taverna 500.000 €.
Provincia di Cosenza:
Acquaformosa 999.486 €; Albidona 990.000 €; Altomonte 999.180 €; Belmonte Calabro 1.000.000 €; Bocchigliero 995.000 €; Bonifati 830.000 €; Canna 950.000 €; Castiglione Cosentino 1.000.000 €; Cervicati 250.000 €; Corigliano-Rossano 940.000 €; Laino Castello 899.188 €; Lungro 995.353 €; Luzzi 400.000 €; Mangone 250.000 €; Marano Principato 997.750 €; Paola 249.956 €; Pietrapaola 825.000 €; Rende 704.493 €; San Lorenzo del Vallo 316.920 €; San Marco Argentano 1.250.000 €; San Sosti 980.000 €; Santa Sofia d’Epiro 990.000 €; Spezzano Albanese 1.500.000 €; Terravecchia 630.000 €.
Città Metropolitana di Reggio Calabria
Ardore 1.913.096 €; Bagaladi 495.000 €; Bova marina 950.000 €; Canolo 1.000.000 €; Caulonia 1.510.000 €; Cittanova 1.750.000 €; Condofuri 980.000 €; Fiumara 100.000 €; Galatro 996.397 €; Gioiosa Ionica 1.535.000 €; Locri 2.500.000 €; Mammola 990.000 €; Motta San Giovanni 600.000 €; Oppido Mamertina 2.500.000 €; Placanica 650.000 €; Polistena 1.319.520 €; Riace 600.000 €; Roccella Ionica 500.000 €; San Ferdinando 650.000 €; San Giorgio Morgeto 905.056 €; San Pietro di Caridà 444.177 €; Santa Cristina d’Aspromonte 980.000 €; Sant’Agata del Bianco 880.000 €; Staiti 1.000.000 €; Stilo 800.000 €.
Provincia di Crotone:
Castelsilano 500.000 €; Mesoraca 1.489.197 €.
Provincia di Vibo Valentia:
Acquaro 299.984 €; Dinami 1.000.000 €; Filadelfia 2.500.000 €; Francavilla Angitola 300.000 €; Ionadi 980.000 €; Parghelia 500.000 €; San Costantino Calabro 431.500 €; San Gregorio d’Ippona 715.000 €; Serra San Bruno 700.000 €; Spadola 950.000 €.
Affidamento dei lavori pubblici e Monitoraggio degli interventi
I comuni beneficiari del contributo, sono tenuti ad affidare i lavori per la realizzazione delle opere pubbliche entro i termini previsti. In caso di inosservanza del predetto termine, il contributo già trasferito è recuperato dal Ministero dell’interno, secondo le modalità e non si procede all’erogazione della restante quota del contributo inizialmente attribuito. Il monitoraggio delle opere finanziate ai sensi del presente decreto è effettuato attraverso il sistema di “Monitoraggio delle opere pubbliche” della “Banca dati delle pubbliche amministrazioni-BDAP”.