La Giunta della Regione Sardegna ha approvato la delibera con cui impugna davanti alla Corte Costituzionale la legge del Governo sull’autonomia differenziata.
La Sardegna si oppone alle “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’art. 116, terzo comma, della Costituzione”.
Una decisione della Regione Sardegna di grande rilevanza nel panorama politico italiano.
La Regione Sardegna sostiene che la legge vada oltre i limiti previsti dall’articolo 116, che disciplina l’autonomia differenziata, e che questo eccesso di potere sia incostituzionale. Inoltre lamenta che il processo di definizione della legge non abbia previsto un adeguato coinvolgimento delle Regioni, violando così il principio di leale collaborazione tra Stato e Regioni.
Il provvedimento è stato approvato in tarda mattinata dalla Giunta di Alessandra Todde. Secondo l’esecutivo sardo, il contenuto della legge “appare lesivo per l’autonomia regionale sia nella sua interezza che anche per una serie di specifici motivi che riguardano, in particolare (ma non solo), singolarmente gli artt. 1, 2, 3, 4, 5, 7, 8, 9, 10 e 11”. L’esito dell’impugnazione è ancora incerto e dipenderà dalla valutazione della Corte Costituzionale.