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La morsa della ‘ndrangheta in Calabria: «Un territorio letteralmente soggiogato»

La presidente della Corte d’appello di Catanzaro Epifanio denuncia la gravità della situazione a Vibo Valentia e Crotone. Numeri sconcertanti sul livello di infiltrazione criminale

La ‘ndrangheta soffoca il territorio calabrese, alimentando uno scenario di oppressione e criminalità radicato nella società. Durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario del Distretto di Catanzaro, la presidente della Corte d’appello Concettina Epifanio ha tracciato un quadro allarmante, evidenziando come l’organizzazione mafiosa abbia assunto un ruolo predominante nella regione, arrivando a soggiogare intere province.

«Un territorio, come tristemente noto, letteralmente soggiogato dalla presenza di una criminalità forte e potente che opera, soprattutto, in forma organizzata», ha dichiarato Epifanio nella sua relazione. La struttura della ‘ndrangheta, basata su vincoli familiari, ha favorito una diffusione capillare della criminalità, coinvolgendo persino la popolazione minorile. «Oggi viene riconosciuta unanimemente come la più temibile e potente organizzazione criminale al mondo», ha aggiunto.

Numeri drammatici: la provincia di Vibo Valentia al vertice della classifica nazionale
La relazione sottolinea come l’Indice di Occupazione Criminale (IOC) caratterizzi in modo significativo tutti i circondari del distretto di Catanzaro, con picchi estremamente elevati nelle province di Crotone e Vibo Valentia. Quest’ultima, in particolare, ha registrato un IOC pari a 6,53 nel 2018, il più alto tra le province del distretto, a fronte di una media nazionale di 2,91.

Ma il dato più sconvolgente riguarda il tasso di infiltrazione nell’economia. Secondo l’ultima relazione della Commissione Parlamentare Antimafia, la provincia di Vibo Valentia è al vertice della classifica nazionale per interdittive antimafia ogni 100.000 abitanti. Mentre la media nazionale è pari a 3,3, Vibo Valentia registra un valore di 86,4, il doppio rispetto a Reggio Calabria, che segue con un valore di 40,3. «Tali numeri sono la testimonianza di un’infiltrazione criminale che non trova paragoni in nessun’altra provincia italiana», ha concluso la presidente.

Inadeguatezza delle risorse giudiziarie
Oltre alla descrizione del controllo esercitato dalla criminalità, Epifanio ha sottolineato l’inadeguatezza delle risorse umane e materiali negli uffici giudiziari, che appaiono insufficienti rispetto alla pressante domanda di giustizia proveniente dal territorio.

La sfida della legalità
La situazione delineata dalla presidente Epifanio pone l’accento sull’urgenza di un intervento deciso e strutturale per contrastare la forza pervasiva della ‘ndrangheta, che non solo soffoca l’economia locale ma compromette profondamente il tessuto sociale, specialmente nelle province più colpite.

Fonte: Relazione della presidente Concettina Epifanio, cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario del Distretto di Catanzaro, riportata da Corriere della Calabria.