Il Gruppo consiliare De Magistris tramite il consigliere regionale Lo Schiavo incalza il Presidente della Regione Calabria On. Occhiuto presentando un’interrogazione e richiedendo una risposta scritta in ordine agli interventi per il contrasto all’erosione costiera a difesa delle coste calabresi, in particolare, per i Comuni di Pizzo, Tropea, Nicotera nel Vibonese, Villa San Giovanni, Punta Pellaro e Bocale nel Reggino.
Era stato il presidente Giancarlo Citrea del Comitato Co.Sa.Vi(Comitato per la Salute e Vivibilità)di Villa San Giovanni ad interpellare il Sindaco di Campo Calabro Repaci, presidente dell’Associazione dei Sindaci dell’area dello Stretto, con De Magistris presidente nelle scorse elezioni regionali, affinché l’appello riguardante l’erosione costiera di Cannitello arrivasse tempestivamente non solo al Commissario prefettizio del Comune di Villa San Giovanni ma anche al Governatore della Regione Calabria.
L’erosione costiera rappresenta una problematica complessa che investe diversi tratti del litorale calabrese – spiega nell’interrogazione – la salvaguardia delle spiagge e quindi la difesa delle coste dall’azione delle mareggiate, essendo ambito che attiene non solo alla tutela dell’ambiente ma anche allo sviluppo economico e turistico, costituisce una priorità dell’azione politico-amministrativa della Regione Calabria.
L’erosione costiera fa sentire i suoi effetti dannosi lungo tutte le coste calabresi e i litorali particolarmente esposti come quello tirrenico, dove insistono alcune tra le principali località turistiche della regione. Si segnalano – si legge nell’interrogazione – particolari criticità nelle località della costa tirrenica centro-meridionale come Pizzo, Tropea, Nicotera nel Vibonese, Villa San Giovanni, Punta Pellaro e Bocale nel Reggino oltre, che del litorale ionico come Cirò Marina nel Crotonese, ma nessuna provincia può ritenersi esente da tale problematica.
Il fenomeno subisce un costante aggravamento dovuto ad una serie di cause di tipo naturale ed antropico rispetto alle quali il Tavolo nazionale sull’erosione costiera con il coordinamento tecnico dell’Ispra ha predisposto ed approvato nel 2018 le linee guida per la difesa della costa dai fenomeni di erosione e dagli effetti dei cambiamenti climatici.
Sono continui gli appelli ad intervenire di associazioni di categoria, comitati e singoli operatori turistici in vista dell’approssimarsi della stagione estiva i quali guardano con apprensione ogni singola mareggiata che potrebbe mettere a repentaglio anni di sacrifici economici.
Il dipartimento e l’autorità di bacino regionale hanno predisposto un “Master plan degli interventi di mitigazione del rischio di erosione costiera in Calabria” nel 2014. Le finalità degli interventi in esso contenuti sono state oggetto dell’Accordo di Programma Quadro (APQ) siglato tra la Regione Calabria, il Ministero dello Sviluppo Economico ed il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare.
Con delibera del comitato istituzionale – continua l’interrogazione – nel 2016 è stato adottato il piano di bacino stralcio di erosione costiera (PSEC),
con delibera di G.R. n. 355 del 31.07.2017 sono stati indicati gli interventi in difesa del suolo a valere sui fondi POR che prevedono la messa in sicurezza di 43 km di costa entro il 2023.
La Giunta regionale della Calabria nell’agosto 2021 ha approvato il protocollo d’intesa per la costituzione del “Tavolo tecnico regionale permanente per il coordinamento dei soggetti istituzionalmente preposti alla mitigazione del fenomeno dell’erosione costiera in Calabria”.
I punti posti nell’interrogazione al presidente On. Occhiuto
1) Lo stato di attuazione degli interventi relativi alla delibera di G.R. n. 355;
2) quali sono le determinazioni assunte in sede di Tavolo tecnico, se si è pensato in particolare di allargare il suddetto organismo anche alle professioni tecniche;
3) qual è Io stato di impiego dei finanziamenti previsti dall’Accordo di programma quadro 2016, nonché di quelli dell’Autorità di bacino distrettuale Appennino meridionale e di quelli direttamente riconducibili alla Regione come l’Fsc o il Por;
4) se non si ritiene di aggiornare il Master Plan degli interventi di mitigazione del rischio di erosione costiera in Calabria adeguandoli alle linee guida predisposte dal tavolo Nazionale sull’erosione costiera, termina l’interrogazione.