La manovra di bilancio 2023 per il “Ponte sullo Stretto di Messina” quando fu approvata ha portato con sé due notizie contrastanti per il progetto.
La prima è la svalutazione da parte del Tesoro: Secondo il Tesoro, il valore del progetto è diminuito rispetto alla valutazione precedente. Questo potrebbe avere un impatto sulla fattibilità economica dell’opera e sulle future decisioni in merito al suo proseguimento.
La seconda notizia, di fondamentale importanza, riguarda l’aumento dei costi per il personale: Nonostante la svalutazione complessiva, i costi per il personale legati al progetto sono invece aumentati. Questo potrebbe essere dovuto a diverse ragioni, come l’aumento delle assunzioni o l’adeguamento degli stipendi all’inflazione.
Aumento delle spese per il personale: un ulteriore fardello
A destare ulteriore preoccupazione è l’aumento delle spese per il personale. Nonostante il progetto sia ancora in fase embrionale, i costi relativi ai dipendenti sono già in crescita, alimentando i dubbi sulla sua sostenibilità finanziaria.
Le due notizie hanno sollevato diverse domande e preoccupazioni:
La svalutazione da parte del Tesoro è un segnale che il progetto non è più considerato economicamente valido?
L’aumento dei costi per il personale è sostenibile per il progetto a lungo termine?
Quali saranno le implicazioni di queste due notizie sul futuro del Ponte sullo Stretto di Messina?
Un futuro incerto per il Ponte sullo Stretto
Alla luce di queste nuove evidenze, il futuro del Ponte sullo Stretto appare incerto. La sua realizzazione, oltre ad essere un’impresa ingegneristica colossale, comporterebbe un onere economico considerevole per il Paese, con benefici dubbi e perdite già in fase iniziale.
Solo il tempo dirà quale sarà il vero destino di questo controverso progetto.
Per approfondire
Articolo di riferimento: https://www.finanze.gov.it/it/fiscalita-nazionale/manovra-di-bilancio/Manovra-di-Bilancio-2023/
Sito web del Ministero dell’Economia e delle Finanze: https://www.mef.gov.it/