Villa San Giovanni si erge a difesa del territorio e della legalità. Nel Consiglio Comunale del 27 dicembre 2024, la Sindaca Giusy Caminiti ha ufficializzato una notizia di cruciale importanza: il Comune di Villa San Giovanni e la Città Metropolitana di Reggio Calabria hanno presentato un ricorso al TAR contro il parere favorevole emesso dalla Commissione Via VAS sul Progetto del Ponte sullo Stretto di Messina.
Un progetto contestato a livello ambientale e tecnico
Il ricorso mette in evidenza gravi carenze progettuali e forti dubbi sulla sostenibilità ambientale. La stessa Commissione Via VAS, pur avendo espresso formalmente un parere positivo, ha evidenziato nei suoi documenti critiche esplicite e pesantemente negative riguardo alla tutela delle zone protette, ai fondali marini e alla costa della Viola. Si tratta di temi centrali per la salvaguardia dello Stretto di Messina, un’area che rappresenta un patrimonio ambientale e paesaggistico unico al mondo.
Lo “spezzatino” e il rischio dell’Incompiuta
Un ulteriore punto critico riguarda la suddivisione per fasi costruttive, un’impostazione voluta dal Governo che il ricorso definisce “uno scempio progettuale”. Secondo quanto dichiarato dalla Sindaca Caminiti, questa strategia rappresenta il preludio a un’opera incompiuta, lasciando il territorio in uno stato di devastazione e abbandono.
Espropri senza certezze e diritti calpestati
Grave è anche la questione degli espropri. Le aree da acquisire non sono state ancora chiaramente definite, lasciando centinaia di famiglie nella totale incertezza sul destino delle loro abitazioni e senza alcuna tutela da parte del Governo. Il Comune di Villa ha già diffidato il Ministero dei Trasporti, chiedendo di non procedere con alcuna azione espropriativa finché non venga fatta chiarezza.
Una battaglia costituzionale
Il ricorso non si limita agli aspetti progettuali e ambientali ma solleva anche una questione di legittimità costituzionale. Si chiede al TAR di sottoporre l’intero iter alla Corte Costituzionale, con l’obiettivo di verificare la legittimità delle procedure adottate dal Governo.
Il Sud come terra di conquista
Enzo Musolino, segretario cittadino del Partito Democratico, ha commentato duramente la situazione, denunciando un atteggiamento di disprezzo verso il Sud da parte delle forze di destra al Governo:
“Questo progetto è il simbolo di un attacco deliberato al nostro territorio. Le destre italiane trattano il Sud come una terra di conquista, ignorando le sue esigenze e il rispetto dovuto ai suoi cittadini. Noi Democratici siamo al fianco di Reggio e Villa in questa battaglia di civiltà”.
Un appello all’unità delle forze democratiche
Il PD invita tutte le forze politiche di Villa San Giovanni, incluse quelle di minoranza, a unirsi nella difesa del territorio contro un progetto che rischia di annientare il paesaggio, l’ambiente e la comunità stessa. “Non è il tempo delle titubanze ma delle decisioni forti e legittime. Difendere il nostro territorio è una priorità che va oltre gli schieramenti politici”.
La sfida è lanciata: Villa San Giovanni e Reggio Calabria non arretreranno di fronte a un’opera che, secondo i promotori del ricorso, rappresenta una grave minaccia al futuro dello Stretto di Messina.