Il 27 gennaio 2025, come ogni anno, l’Italia si ferma per commemorare il Giorno della Memoria, una giornata dedicata al ricordo delle vittime dell’Olocausto, delle persecuzioni razziali, e delle atrocità compiute durante la Seconda Guerra Mondiale. Questa data, scelta in coincidenza con l’anniversario dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, ci invita a riflettere su un tragico capitolo della storia dell’umanità, affinché simili orrori non si ripetano mai più.
Nonostante il mondo continui a essere segnato da conflitti, massacri e violenze, la legge istitutiva del Giorno della Memoria (Legge 20 luglio 2000, n. 211) rappresenta un faro per le istituzioni italiane, le scuole e i cittadini, incoraggiandoli a non dimenticare e a promuovere una cultura di pace e solidarietà.
AMPA venticinqueaprile, impegnata in un lungo ciclo di incontri nelle scuole e con le Istituzioni, apprezza tutte le iniziative programmate in occasione del Giorno della Memoria ed in particolare aderisce a Reggio Calabria:
- Agli incontri dal titolo “Essere Memoria” promossi dall’Archivio di Stato di Reggio Calabria (24 e 27 gennaio).
- Al seminario di studio “La Memoria: le Memorie”, tenutosi il 27 gennaio presso il Liceo Scientifico “A. Volta”.
- Alla manifestazione “Un fiore per la memoria”, organizzata da ANEI e ANPC, in ricordo degli internati e deportati nei lager nazisti.
- Alla cerimonia della Città Metropolitana di Reggio Calabria, in programma presso Palazzo Alvaro alle ore 18:00 del 27 gennaio.
Questi eventi non solo celebrano la memoria delle vittime, ma ribadiscono la necessità di sensibilizzare le giovani generazioni al rispetto dei diritti umani, all’accoglienza e alla solidarietà, valori fondamentali per costruire un futuro migliore.
Come recita l’Articolo 1 della Legge 20 luglio 2000, n. 211:
La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
Questa giornata è, dunque, un richiamo collettivo alla responsabilità di essere custodi della memoria e di trasmettere alle nuove generazioni il valore della dignità umana, nella speranza di un futuro senza odio, discriminazione e guerre.