La Goletta Verde è una campagna di Legambiente che ogni anno monitora lo stato di salute delle acque marine italiane. Per quanto riguarda la Calabria, la Goletta Verde effettua regolarmente campionamenti e analisi sulle acque lungo le sue coste.
In Calabria ci sono ancora 188 agglomerati in procedura di infrazione, secondo la valutazione di conformità espressa dalla Commissione Europea.
Legambiente: “Oltre la metà dei punti campionati risultano inquinati o fortemente inquinati. In molti casi risultano costantemente fuori limite da anni e l’Associazione sta valutando la possibilità di presentare un esposto”
Qui la mappa interattiva del monitoraggio, con i punti di campionamento e i risultati delle analisi.
Ultima tappa sul Tirreno per Goletta Verde di Legambiente che presenta a Palmi (RC) i dati del monitoraggio delle coste calabresi. Quello che emerge è un quadro negativo con il 60% dei punti campionati risultati oltre i limi di legge. In particolare, su 24 punti totali campionati tra il primo e il 17 luglio 2024 – di cui 11 prelievi effettuati alle foci di fiumi e 13 a mare – sono ben 11 i punti risultati fortemente inquinati dalle analisi di Goletta Verde (9 prelevati presso le foci e 2 a mare) e 3 quelli giudicati Inquinati (di cui 2 prelievi in mare e 1 alla foce di un fiume). I restanti punti totali campionati, ossia 10, sono invece risultati entro i limiti di legge, di questi 9 punti sono stati prelevati a mare e 1 in foce.
Preoccupa la situazione dei monitoraggi effettuati da Goletta Verde in provincia di Catanzaro, l’unica a fare en plein in negativo con 3 punti campionati risultati tutti inquinati, ossia il mare presso la foce del torrente Spilinga tra Marinella e Gizzeria Lido, al confine tra i comuni di Lamezia Terme e Gizzeria; la spiaggia presso il fosso Beltrame, tra i comuni di Montepaone Lido e Soverato e la foce del fiume Corace presso il Lungomare Stefano Pugliese a Catanzaro Lido, nel comune di Catanzaro.
In provincia di Cosenza su 8 punti campionati, ben 7 sono risultati entro i limiti di legge e solo punto campionato è stato giudicato Fortemente inquinato, ossia il punto a Cariati, località Olivaretti, in cui sfocia il fiume Nicà.
Questi i dati, in sintesi, presentati oggi da Goletta Verde durante la conferenza stampa che si è tenuta questa mattina presso il Costa Viola Yacht Club di Palmi, alla presenza di Anna Parretta, Presidente Legambiente Calabria, Alice De Marco, Portavoce di Goletta Verde, Alessandro Riotto, Assessore Ambiente, Lavori Pubblici e Urbanistica del Comune di Palmi, Maria Sorrenti, Presidente circolo Legambiente Cittanova, Salvatore Siviglia, Dirigente Dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente della Regione Calabria, Capitano di Fregata Martino Rendina,Comandante Capitaneria di Porto di Gioia Tauro, Michelangelo Iannone, Commissario Straordinario Arpacal e Marco Paolilli Treonze, Responsabile CONOU Coordinamento Area
Osservato speciale: In Calabria l’osservato speciale da Goletta Verde è il punto di prelievo presso il foce del fiume Mesima a San Ferdinando (RC). Gli “osservati speciali”, novità di quest’anno, sono quei punti storicamente critici per i quali Legambiente ha deciso di ripetere i prelievi anche nei mesi che precedono il passaggio della campagna, a supporto della fotografia scattata nei mesi estivi. Il punto attenzionato risulta essere da anni oltre i limiti di legge, e anche nei campionamenti effettuati nei mesi di aprile, maggio e giugno i risultati hanno confermato la tendenza negativa.
“Nelle varie tappe di Goletta Verde – dichiara Alice De Marco, portavoce di Goletta Verde – riscontriamo spesso che le criticità maggiori sono alle foci di fiumi, torrenti e canali, e la Calabria conferma questa tendenza. Le nostre amministrazioni devono capire che l’efficientamento del sistema di depurazione deve diventare una priorità. Occorre investigare sulle cause, andare a monte del problema, per non mettere a rischio la salute dei cittadini e delle cittadine ma anche per non intercorrere in ulteriori sanzioni dalla Comunità Europea. L’Italia è stata già condannata a 4 procedure di infrazione per la mancata conformità alla Direttiva Acque Reflue, e quella del 2004 è arrivata alla sanzione pecuniaria: sono più di 142 milioni di euro la somma che abbiamo già pagato in bolletta e, se il sistema di depurazione nazionale non migliora, questo numero è destinato a crescere”.
“I dati del monitoraggio di Goletta Verde confermano le grandi criticità della nostra regione riguardo la depurazione delle acque reflue e la grave situazione degli scarichi abusivi. – dichiara Anna Parretta, presidente Legambiente Calabria. Si tratta di problemi annosi collegati ad inefficienze amministrative, alla carenza di adeguati controlli, ma anche a logiche criminali. Nonostante l’impegno della Regione Calabria, è evidente che servono azioni molto più incisive e determinate per efficientare i sistemi depurativi, lottare contro le illegalità e per mettere in campo azioni risolutive. Anche quest’anno, infatti, oltre la metà dei punti campionati risultano inquinati o fortemente inquinati. In molti casi, nel corso degli anni, Legambiente ha rilevato che alcuni punti risultano costantemente fuori limite. È il caso, per esempio, della foce del Fiume Mesima a San Ferdinando (Rc), un cosiddetto “sorvegliato speciale” per Legambiente e per il quale, la nostra Associazione, si riserva di valutare la possibilità di presentare un esposto”.
Il dettaglio delle analisi di Goletta Verde
In provincia di Cosenza sono stati monitorati 7 punti: il punto a Cariati, località Olivaretti, in cui sfocia il fiume Nicà è stato giudicato Fortemente inquinato. Entro i limiti invece gli altri punti, ovvero la spiaggia presso la Foce del Fiume Noce a Tortora marina, nel comune di Tortora; la spiaggia presso la foce del fiume Bagni al confine tra Pantana – Santa Rosalia-macchia e Marina di Guardia Piemontese tra i comuni di Acquappesa e Guardia Piemontese; la spiaggia presso la foce del torrente Colognati, a Marina di Rossano nel comune di Rossano; la spiaggia di fronte al torrente Coriglianeto a Marina di Schiavonea, comune di Corigliano Calabro; la spiaggia presso la foce del Fiume Crati, in località Laghi di Sibari, nel comune di Cassano Jonio; la spiaggia presso il canale del pescatore a Villapiana Lido, nel comune di Villapiana.
Sono 3 i punti campionati in provincia di Catanzaro giudicati tutti Inquinati secondo il programma scientifico di Goletta verde: il mare presso la foce del torrente Spilinga tra Marinella e Gizzeria Lido, al confine tra i comuni di Lamezia Terme e Gizzeria; la spiaggia presso il fosso Beltrame, tra i comuni di Montepaone Lido e Soverato e la foce del fiume Corace presso il Lungomare Stefano Pugliese a Catanzaro Lido, nel comune di Catanzaro.
In provincia di Crotone 1 punto è risultato Fortemente inquinato, la foce del fiume Esaro nel comune di Crotone, ed 1 punto giudicato Entro i limiti di legge, la spiaggia presso la foce del torrente Passovecchio, sempre a Crotone.
Degli 8 punti analizzati nella provincia di Reggio Calabria 6 sono risultati Fortemente inquinati e 2 Entro i limiti. I punti oltre i limitisono: la foce del Fiume Mesima a San Ferdinando; la foce del Fiume Petrace a Gioia Tauro; il mare presso la foce del Torrente Caserta e il mare presso la foce del torrente Annunziata, entrambe presso il Lido Comunale di Reggio Calabria; la fiumara San’Elia in località Saline Joniche, nel comune di Montebello Jonico; la foce del torrente Menga a San Gregorio. Entro i limitidi legge invece i punti della spiaggia presso la foce del torrente Sfallasà a Bagnara Calabra e la spiaggia presso il Fiume Pantano Grande a Brancaleone Marina.
Infine, dei 4 punti prelevati in provincia di Vibo Valentia 3 sono risultati Fortemente inquinati: si tratta della foce del Fiume Angitola nel comune di Pizzo; la foce del torrente Sant’Anna a Marina di Bivona, nel comune di Bivona e la foce del torrente Ruffa, in località Turiano nel comune di Ricadi. Risulta entro i limiti la foce del torrente Murria a Briatico.