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Gestione dei rifiuti: 1,5 miliardi di euro per i Comuni con i fondi Pnrr

Realizzazione di nuovi impianti di gestione dei rifiuti e ammodernamento di quelli esistenti con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). I destinatari saranno i Comuni ed Enti d’ambito – Ambito Territoriale Ottimale(ATO). Lo Stanziamento complessivo sarà di 1,5 miliardi di euro.

Gestione dei rifiuti: 1,5 miliardi di euro per i Comuni con i fondi Pnrr
Miglioramento e meccanizzazione della rete di raccolta differenziata e gestione dei rifiuti urbani.
Per queste proposte il bando prevede uno stanziamento complessivo di 600 milioni di euro e ciascuna proposta di intervento può ottenere un massimo di 1 milione di euro, sotto forma di contributi a fondo perduto fino al 100% delle spese ammissibili.
Il bando elenca una serie di possibili interventi “a titolo esemplificativo e non esaustivo”:
– cassonetti stradali o su isole ecologiche interrate “intelligenti”;
– sistemi di verifica del volume impiegato nel contenitore con sistemi di allarme in caso di superamento di una soglia prefissata;
– attrezzature per la diversificazione delle filiere di raccolta differenziata con ulteriori flussi per ricavare un maggior valore aggiunto dai corrispettivi dei sistemi collettivi di responsabilità estesa del produttore;
– strumentazione hardware e software per applicazioni Iot (Internet delle cose) su aspetti gestionali quali ad esempio la tariffa puntuale, la geolocalizzazione e la trasmissione di dati di raccolta attraverso piattaforme georeferenziate e modelli di “fleet management” dei mezzi (gestione efficiente dei dati relativi ai veicoli di trasporto);
– sistemi di automazione nella distribuzione di materiali per la differenziata; centri di raccolta ai sensi del DM 8/4/08 per l’ottimizzazione della raccolta differenziata, ovvero infrastrutture attrezzate, recintate e sorvegliate a cui gli utenti possano conferire anche rifiuti non compatibili con i normali circuiti di raccolta (ingombranti, Raee, pericolosi, etc.).

Pert l’Ammodernamento (anche con ampliamento di impianti esistenti) e realizzazione di nuovi impianti di trattamento/riciclo dei rifiuti urbani provenienti dalla raccolta differenziata.
Ogni Proposta può ricevere un massimo di 40 milioni di euro e può riguardare “a titolo esemplificativo e non esaustivo”:
a) Installazione compostiere di comunità per il compostaggio della frazione organica a servizio di strutture ed enti pubblici, grandi complessi residenziali, grandi utenze pubbliche, plessi scolastici di grandi dimensioni, parchi pubblici o privati.
b) Realizzazione di strutture destinate al riutilizzo di beni in disuso, che affiancati ai centri di raccolta intercettano e rimettono in circolazione oggetti riutilizzabili attraverso punti di distribuzione.
c) Realizzazione di stazioni di trasferenza e strutture logistiche per ridurre le distanze di trasporto al fine di aumentare la produttività del servizio e ridurre le emissioni.
d) Realizzazione di impianti di trattamento della frazione organica mediante miscelazione di forsu e rifiuto verde tramite compostaggio aerobico e maturazione compost.
e) Realizzazione di impianti di trattamento della frazione organica previa digestione anaerobica (a secco, umido o a processo misto), cattura del biogas e successiva estrazione del metano.
f) Realizzazione o potenziamento di impianti automatizzati e a basso contenuto lavoro manuale per la selezione e valorizzazione degli imballaggi e dei rifiuti da imballaggio, comprensivi delle frazioni similari (plastica divisa per polimero, carta da macero, vetro pronto forno, ecc.)

L’ampliamento di impianti esistenti e la realizzazione di nuovi impianti innovativi di trattamento/riciclaggio per lo smaltimento di materiali assorbenti ad uso personale (PAD), i fanghi di acque reflue, i rifiuti di pelletteria e i rifiuti tessili.
La Linea d’intervento C dell’Investimento 1.1 finanzia per un massimo di 10 milioni a proposta.
Il bando elenca, a titolo esemplificativo e non esaustivo, le attività che possono ambire a questa linea di finanziamento:
a) Realizzazione di impianti di essicazione dei fanghi provenienti da impianti di depurazione mediante processi di centrifugazione e sistemi di efficienza energetica (celle solari, serre di essicamento);
b) Realizzazione di impianti di trattamento dei fanghi provenienti da impianti di depurazione mediante miscelazione di fanghi e rifiuto verde tramite compostaggio aerobico e maturazione compost;
c) Realizzazione di impianti di trattamento dei fanghi provenienti da impianti di depurazione previa digestione anaerobica a umido, cattura del biogas e successiva estrazione del metano;
d) Realizzazione di impianti innovativi e fortemente automatizzati per nuove filiere che portino a recupero flussi ora a smaltimento.
– trattamento di pannolini e tessuti igienici per la produzione di cellulosa;
– impianti per il recupero di rifiuto da spazzamento stradale per la produzione di inerti e sabbie per aggregati da utilizzare in edilizia; impianti per il riciclaggio di rifiuti da costruzione e demolizione, impianti di recupero delle alghe spiaggiate sui litorali, impianti per il recupero di materassi (poliuretano, parti metalliche, ecc),
– impianti di selezione e recupero ingombranti, impianti waste to chemicals per la produzione di componenti chimici di base (p.e. metanolo, etanolo, idrogeno) per plastiche circolari, prodotti chimici e biocarburanti; impianti per l’estrazione di bioplastiche (PHA) da rifiuto organico.

Le proposte di intervento per accedere ai fondi si possono presentare entro 120 giorni dalla pubblicazione del bando, dunque dal 15 ottobre 2021.
Dopo 40 giorni da questa data saranno pubblicati i fac-simile della Proposta.
Mentre a partire dal 60esimo giorno successivo alla data di pubblicazione dell’avviso (ed entro e non oltre 120 giorni) si potrà materialmente presentare la Proposta per ottenere i fondi.

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