Marina di Gioiosa Ionica (Reggio Calabria) – Un uomo di 60 anni è stato fermato dai carabinieri della Compagnia di Roccella Ionica con l’accusa di essere il responsabile di una serie di incendi dolosi che hanno scosso la cittadina calabrese negli ultimi mesi.
Il fermo, eseguito su disposizione della Procura della Repubblica di Locri, guidata dal procuratore Giuseppe Casciaro, arriva al termine di un’indagine avviata nello scorso mese di ottobre, quando la comunità è stata travolta da una “spirale di attentati incendiari”, come definito dagli inquirenti.
L’uomo è accusato di aver appiccato complessivamente 11 incendi, colpendo automobili di diversi proprietari, tra cui alcuni avvocati e comuni cittadini. Le autorità stanno cercando di comprendere i criteri con cui il piromane sceglieva le sue vittime e se agisse per conto di qualcuno.
Tecniche per eludere i controlli
Per compiere i suoi atti criminosi, il sessantenne avrebbe utilizzato alcuni stratagemmi per evitare di essere individuato. Tra questi, l’uso di un grande ombrello per nascondersi alle telecamere di sorveglianza.
Le indagini hanno anche portato alla luce la possibile collaborazione di due complici, attualmente indagati, che potrebbero aver aiutato l’uomo nell’organizzazione e nell’esecuzione degli incendi.
Una comunità sotto shock
Gli atti incendiari hanno seminato paura e insicurezza tra i residenti di Marina di Gioiosa Ionica, che ora sperano che l’arresto del presunto responsabile ponga fine a questa ondata di criminalità.
Le indagini, comunque, proseguono. Gli inquirenti stanno valutando ogni dettaglio per accertare se il sessantenne agisse su mandato di terzi o per motivazioni personali. Intanto, il fermo rappresenta un primo passo verso il ripristino della tranquillità in una comunità duramente colpita.