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Esclusa la corsa dell’aliscafo nello Stretto “per il maltempo”: il CODACONS annuncia un esposto

Il CODACONS affronta un’altra sfida e annuncia un esposto, scendendo in campo sui recenti disservizi nei trasporti con gli aliscafi nello Stretto di Messina.

Era la mattina del 7 marzo quando è “saltata” una corsa degli aliscafi nello stretto di Messina, della tratta Reggio Calabria-Messina, precisamente, la corsa delle 08:50, sempre piena di utenti, utilizzata da tanti studenti e lavoratori pendolari, non è partita.

Le ragioni ufficiali comunicate dalle Società sono per il “maltempo”, ma i pendolari rimasti a terra hanno fatto presente come già dalla sera del 6 marzo fosse impossibile acquistare il biglietto per quella corsa (e le condizioni meteo marino erano rimaste pressocché invariate…).

Il Chiarimento

Si resta in attesa di chiarimento da parte di Liberty Lines, anche perché – pur smettendo di emettere i biglietti per quella corsa – la compagnia di trasporto non ha ritenuto di comunicarne la cancellazione (quantomeno con un annuncio sul suo sito internet) ed i pendolari hanno appreso la spiacevole notizia solo quando si sono recati al porto.

I disagi nello stretto di Messina

I disagi per i pendolari dello Stretto – riporta la nota del CODACONS – sono continuati, dato che anche la Blue Jet (società del gruppo “Ferrovie dello Stato”) ha annullato all’ultimo momento (e alcun senza preavviso) la corsa delle 00.20 dell’8 marzo, lasciando a piedi al porto di Villa San Giovanni – in piena notte ed al freddo – numerosi pendolari, tra cui una famiglia con disabili, di cui uno addirittura in sedia a rotelle.

Secondo quanto riferito ad alcuni sfortunati viaggiatori, che si sono lamentati per questo ennesimo disservizio, il personale preposto ha risposto che – essendo arrivati tutti i treni prima di mezzanotte – i passeggeri giunti in treno erano stati fatti salire sulla nave di linea (partita alle ore 24), sopprimendo – inspiegabilmente – l’aliscafo delle 00.20. Le persone che non erano giunte in treno, e avevano pieno diritto di fruire di questa corsa per arrivare in Sicilia, sono state lasciate lì, costringendole di fatto ad andare a piedi sino al traghetto della Caronte, giungendo a Messina con oltre due ore rispetto all’orario in cui sarebbero giunti a Messina.

Per molti la triste odissea è pure proseguita con un bel tragitto a piedi verso il parcheggio della stazione marittima (in prossimità dell’imbarcadero degli aliscafi), ove avevano lasciato parcheggiati i propri veicoli, ignari del fatto che invece l’aliscafo sarebbe misteriosamente “sparito” e che sarebbero riusciti ad arrivare a casa solo alle prime luci dell’alba.

I provvedimenti degli utenti

Alcuni utenti si sono rivolti a noi e presenteranno un esposto per denunciare l’accaduto, dato che la soppressione di questa corsa potrebbe configurare un’interruzione di pubblico servizio del tutto ingiustificata.

Il provvedimento del CODACONS

Il CODACONS, prendendo spunto dai due recenti episodi, invita gli utenti a segnalare ogni disservizio o condotta non corretta da parte di qualsiasi compagnia di trasporto marittimo che opera nell’area dello Stretto o nei collegamenti con le Isole Eolie.

Le segnalazioni, infatti, sono il punto di partenza per la tutela dei propri diritti e per ottenere risarcimenti o ristori nei casi in cui si subiscano condotte di questo genere.

Infine, il CODACONS, chiederà l’intervento del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, della Regione Siciliana e dell’Autorità garante della concorrenza e mercato, che già si è già occupata di un caso analogo: è importante – spiega l’associazione dei consumatori – che gli utenti facciano sentire la loro voce con le proteste civili a loro disposizione e che chiedano sempre ed a chiunque il riscontro (in servizi) per il prezzo da loro pagato.