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Costa Viola. “Accordo ambientale di Costa” tra 5 comuni costieri

Il 23 del mese di aprile presso palazzo San Giovanni si è riunita la Giunta comunale approvando la partecipazione alla manifestazione di interesse come soggetto promotore all’attivazione e definizione del “Contratto di Costa” formato da 5 Comuni della costa Viola, Comune di Palmi, Seminara, Bagnara Calabra, Scilla e Villa San Giovanni.

Costa Viola. Accordo di Costa ambientale tra 5 comuni costieri
Cos’è
Il Contratto di Costa, cosi come i contratti di Lago e di Fiume, rappresenta uno strumento di programmazione negoziata strategica e integrata utile al fine di identificare criticita’, attivare politiche condivise di gestione sostenibile e valorizzazione dell’area costiera, in grado di promuovere la riqualificazione ambientale e paesaggistica, attraverso azioni di prevenzione, mitigazione e monitoraggio delle emergenze di inquinamento ambientale, di dissesto idrogeologico e di erosione, di impatto paesaggistico/naturalistico, e di mitigazione del rischio derivante dai cambiamenti climatici. Lo strumento del Contratto rimette al centro dell’iniziativa pubblica la manutenzione e la cura del territorio, di concerto con le comunita’ locali e le loro articolazioni, riportando al loro ruolo di responsabili e garanti di un’azione continuativa di controllo e monitoraggio, favorendo lo sviluppo di turismo sostenibile e di economie agricole sostenibili, la messa in sicurezza del territorio, unitamente alla salvaguardia dal rischio idraulico.

Prevede le seguenti fasi:
-La Valutazione iniziale dello stato ambientale delle acque marinee dell’impatto delle attivita’ antropiche sull’ambiente marino. La valutazione viene effettuata sulla base dei dati e delle informazioni esistenti ed include l’analisi degli elementi e delle caratteristiche essenziali dello stato ambientale, quella dei principali impatti e delle pressioni che influiscono sullo stato ambientale e quella degli aspetti socio-economici dell’utilizzo dell’’ambiente marino e dei costi del suo degrado.
-La determinazione dei requisiti del Buono Stato Ambientale (Good Environmental Status – GES), sulla base di 11 Descrittori qualitativi dell’ambiente marino che fanno riferimento a molteplici aspetti degli ecosistemi marini, tra cui la biodiversita’, l’inquinamento, l’impatto delle attivita’ produttive.
-La definizione dei Traguardi ambientali, fondamentali per rilevare i progressi nel processo di conseguimento del buono stato ambientale.
-L’elaborazione dei Programmi di Monitoraggio coordinati, finalizzati a valutare in maniera continua lo stato dell’ambiente marino per stimare l’eventuale divario rispetto al buono stato ambientale definito o il suo mantenimento nel tempo. I criteri per la definizione del monitoraggio dei mari italiani sono stati quelli di colmare i gap conoscitivi in funzione dei GES e dei traguardi ambientali precedentemente definiti, raccordandosi alle attivita’ di monitoraggio svolte ai sensi di altre normative e/o accordi internazionali.
-L’elaborazione dei Programmi di Misure per il conseguimento e il mantenimento del buono stato ambientale dove per misura qualsiasi azione a livello nazionale, regionale o internazionale che contribuisca al raggiungimento del GES.
Secondo le indicazioni della Commissione Europea, il Programma deve essere costituito da misure concrete di carattere tecnico, legislativo, finanziario o politico che tengano conto delle conseguenze socio economiche ad esse associabili e degli eventuali effetti ambientali cumulativi.

Questo processo per fasi si ripete ogni sei anni per ogni regione o sotto regione marina.

Obiettivi generali
1.Ripristino della qualita’ ambientale delle acque dei torrenti e delle acque marine costiere in cui si immette in coerenza con gli obiettivi stabiliti dal Piano di Gestione distrettuale dell’ Appennino meridionale
e della direttiva 2000/60/CE.
2. Riduzione del dissesto idrogeologico a scala di bacino e del rischio alluvioni in piena coerenza con il piano di Gestione del rischio alluvioni del distretto idrografico dell’ Appennino meridionale e
con la direttiva 2007/60/CE;
3. La valorizzazione delle risorse turistiche, storico-culturali, fisico-naturalistiche e sociali simboliche, come chiave di volta di ogni sostenibile strategia politica di sviluppo della Regione;
4. Sviluppo turistico-economico e sensibilizzazione, che, nel loro reciproco integrarsi, danno corpo alla riqualificazione paesaggistico-ambientale e di contenimento dei fenomeni di degrado del sistema territoriale e costiero.

Gli organismi che prenderanno parte
Assemblea di Costa. Sara costituita da tutti i soggetti pubblici e privati che prendono parte al processo.
L’assemblea é l’organo deliberativo del processo partecipativo ai fini dell’indirizzo delle attivita’ e delle scelte del CdC. Ed essa si potranno associare funzioni esecutive in merito all’attuazione delle
diverse fasi tecnico-scientifiche di supporto al processo.
b) Comitato Tecnico Istituzionale. Sara composto dalle principali istituzioni e altri soggetti strettamente determinati ai fini dell’esecutivita’ del programma d’Azione del Contratto di Costa, oltre che dalle competenze tecnico scientifiche esterne ed interne alle Amministrazioni in grado di fornire un adeguato supporto tecnico scientifico alle diverse fasi del processo.
c) Cabina di Regia Istituzionale. Rappresenta l’organismo esecutivo del contratto di costa coordinata dal soggetto promotore e dai soggetti istituzionali del processo.
d) Segreteria Tecnico-scientifica. La segreteria svolge compiti operativi a supporto dell’Assemblea nella redazione di documenti tecnici e nella “facilitazione” del processo partecipativo.