La Guardia di Finanza di Vibo Valentia ha individuato e denunciato un falso commercialista per il reato di “abusivo esercizio di una professione”.
L’uomo, nonostante fosse privo di partita IVA e del titolo abilitante alla professione di dottore commercialista, esercitava liberamente la sua attività nel territorio provinciale.
Le Fiamme Gialle, nel corso delle operazioni di controllo economico-finanziario del territorio, hanno avviato un’indagine preliminare di polizia giudiziaria che ha portato alla segnalazione dell’indagato alla Procura della Repubblica competente. Successivamente, con l’autorizzazione dell’autorità giudiziaria, è stata eseguita una perquisizione presso l’abitazione e la sede legale di una società riconducibile all’uomo, oltre che sul suo personal computer.
Durante le operazioni sono stati sequestrati numerosi documenti, sia cartacei che digitali, contenenti informazioni relative a persone fisiche e aziende. Tali materiali sono stati posti a disposizione dell’autorità giudiziaria come prove del reato.
La normativa vigente in materia stabilisce che i professionisti abilitati alla trasmissione telematica delle dichiarazioni fiscali devono comunicare preventivamente alla Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate territorialmente competente i loro dati personali, i requisiti professionali, la partita IVA e i luoghi in cui viene esercitata l’attività.
Il reato contestato, tuttavia, si configura anche al di fuori dei casi di trasmissione delle dichiarazioni fiscali, comprendendo qualsiasi attività di consulenza tecnica di natura tributaria svolta senza i necessari requisiti professionali.
L’operazione delle Fiamme Gialle sottolinea l’importanza di contrastare l’esercizio abusivo delle professioni, che non solo viola le normative vigenti ma mette anche a rischio la fiducia dei cittadini nei confronti di chi offre servizi di consulenza economico-finanziaria. Le indagini sono ancora in corso per accertare l’eventuale coinvolgimento di altri soggetti.