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Colesterolo Cattivo: Una Scoperta Rivoluzionaria per la Lotta alle Malattie Cardiovascolari

Nuove prospettive terapeutiche contro il colesterolo Ldl grazie a intelligenza artificiale e criomicroscopia elettronica

Un’importante scoperta nel campo della medicina cardiovascolare promette di rivoluzionare le terapie per il controllo del colesterolo cattivo, noto come Ldl (lipoproteine a bassa densità).

Grazie all’impiego di criomicroscopia elettronica e intelligenza artificiale, un team di ricercatori dei National Institutes of Health (NIH) statunitensi ha osservato per la prima volta come il colesterolo Ldl si lega al recettore Ldlr, il principale responsabile del suo smaltimento. Questa scoperta, recentemente pubblicata sulla rivista Nature, apre la strada allo sviluppo di farmaci più efficaci, soprattutto per i pazienti con ipercolesterolemia familiare.

Un nemico sotto la lente: come agisce il colesterolo Ldl

Il colesterolo Ldl è uno dei principali responsabili della formazione delle placche aterosclerotiche, che restringono le arterie e aumentano il rischio di infarti e ictus. «Il colesterolo Ldl è un fattore chiave delle malattie cardiovascolari, che ogni 33 secondi causano una morte nel mondo – spiega Alan Remaley, uno degli autori dello studio –. Se vuoi combattere il tuo nemico, devi prima sapere che aspetto ha».

Per studiare nei minimi dettagli la struttura e il comportamento di questo “nemico invisibile”, i ricercatori hanno utilizzato una tecnologia avanzata: la criomicroscopia elettronica. Questa tecnica ha consentito di osservare la proteina strutturale del colesterolo Ldl mentre interagisce con il recettore Ldlr. Il recettore lega le molecole di Ldl per avviare il loro smaltimento, un meccanismo essenziale per mantenere i livelli di colesterolo sotto controllo.

L’intelligenza artificiale al servizio della medicina

Un’ulteriore svolta nello studio è arrivata grazie all’utilizzo di un software basato sull’intelligenza artificiale, sviluppato dai vincitori del Premio Nobel per la Chimica 2024. Il software è stato in grado di prevedere con precisione la struttura tridimensionale delle proteine coinvolte e di simulare come determinate mutazioni genetiche possono interrompere il meccanismo di smaltimento del colesterolo.

Le mutazioni studiate, tipiche dell’ipercolesterolemia familiare, una malattia ereditaria che causa livelli cronicamente elevati di Ldl, si concentrano soprattutto nelle regioni della molecola Ldl che interagiscono con il recettore Ldlr. Queste alterazioni genetiche impediscono al colesterolo di legarsi correttamente al recettore, ostacolando il suo smaltimento e favorendo l’accumulo di placche aterosclerotiche.

Verso nuove terapie personalizzate

L’identificazione delle regioni critiche del colesterolo Ldl coinvolte nel processo di smaltimento offre una nuova opportunità per progettare farmaci mirati. Questi trattamenti potrebbero non solo abbassare i livelli di colesterolo nel sangue, ma anche essere personalizzati per pazienti con mutazioni genetiche specifiche.

Secondo gli esperti, questa scoperta potrebbe migliorare sensibilmente le terapie attualmente disponibili, come le statine, gli inibitori di PCSK9 e altre molecole che riducono i livelli di Ldl. In particolare, i pazienti affetti da ipercolesterolemia familiare, spesso refrattari ai trattamenti convenzionali, potrebbero trarre grande beneficio da queste nuove strategie terapeutiche.

Prospettive future

Il successo dello studio rappresenta un passo avanti nella medicina di precisione, un approccio che si basa su terapie personalizzate in base al profilo genetico e alle caratteristiche specifiche di ogni paziente. Con ulteriori ricerche e sperimentazioni cliniche, le scoperte dei ricercatori potrebbero tradursi in farmaci capaci di migliorare la qualità e la durata della vita di milioni di persone a rischio di malattie cardiovascolari.

In un panorama sanitario dove ogni progresso conta, questa scoperta segna una pietra miliare nella lotta contro il colesterolo cattivo, offrendo nuove speranze per una prevenzione e un trattamento più efficaci delle patologie cardiovascolari.