Un carico di cocaina purissima, del peso complessivo di oltre 217 chilogrammi, è stato intercettato e sequestrato nel porto di Livorno nel corso di un’operazione congiunta tra la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica della città toscana.
La droga era suddivisa in quasi 200 panetti, accuratamente nascosti all’interno di sei borsoni neri stivati in un container che trasportava legname proveniente dal Cile. Secondo quanto emerso dalle indagini, il carico era diretto in Calabria, dove sarebbe stato destinato al mercato della criminalità organizzata. Una volta tagliata, la cocaina avrebbe prodotto oltre 600mila dosi pronte per essere distribuite in tutto il territorio nazionale. Il valore economico stimato è impressionante: sul mercato dello spaccio il carico avrebbe fruttato oltre 60 milioni di euro.
L’operazione e il ritrovamento
Il ritrovamento è avvenuto durante un’accurata ispezione del container. Grazie a sofisticati strumenti di controllo e alle attività di intelligence delle autorità, i sei borsoni contenenti la droga sono stati individuati e sequestrati. “Si tratta di un’operazione di enorme importanza, non solo per il volume dello stupefacente recuperato, ma anche per il danno arrecato ai traffici illeciti delle organizzazioni criminali coinvolte,” ha dichiarato Cesare Antuofermo, comandante della Guardia di Finanza di Livorno, durante la conferenza stampa.
Alla conferenza è intervenuto anche Giovanni Parisi, direttore delle Dogane di Livorno, che ha sottolineato come la collaborazione tra le istituzioni abbia giocato un ruolo determinante nel successo dell’operazione.
Indagini in corso per individuare i responsabili
Al momento, le autorità stanno conducendo ulteriori indagini per risalire ai responsabili del carico. In particolare, l’attenzione si concentra sulle modalità di spedizione e sull’organizzazione che ha pianificato l’ingresso della droga in Italia. Gli investigatori stanno seguendo diverse piste per individuare i soggetti coinvolti nella rete internazionale di traffico di stupefacenti.
La cocaina, dopo essere stata campionata ed analizzata per confermarne la purezza e per esigenze probatorie, verrà distrutta in un inceneritore. Si tratta di una procedura standard per garantire la sicurezza e impedire qualsiasi rischio di reintroduzione della droga nel mercato illecito.