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Campi Flegrei: il suolo continua a sollevarsi, intensificati i terremoti

L’area dei Campi Flegrei, una delle caldere vulcaniche più monitorate al mondo, sta attraversando una fase di attività sismica e sollevamento del suolo che mantiene alta l’attenzione degli scienziati e della Protezione Civile.

Negli ultimi giorni, uno sciame sismico ha interessato la zona con centinaia di scosse, la più forte delle quali ha raggiunto una magnitudo di 3.9. Parallelamente, il fenomeno del bradisismo – il sollevamento e abbassamento periodico del terreno – ha toccato livelli senza precedenti negli ultimi decenni.

Un fenomeno in evoluzione

Il bradisismo nei Campi Flegrei non è un fenomeno nuovo, ma il trend degli ultimi anni mostra una progressione che desta preoccupazione. Secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), dal 2005 il suolo ha registrato un innalzamento progressivo, con un’accelerazione negli ultimi mesi. A Pozzuoli, il punto più critico della caldera, il sollevamento ha superato i 138 cm rispetto ai livelli del 2005, con un incremento di circa 20 cm solo nell’ultimo anno.

Gli esperti sottolineano che l’attività sismica e il bradisismo sono strettamente correlati. “Ogni volta che il suolo si solleva, la tensione accumulata nelle rocce sotterranee si scarica attraverso piccoli terremoti,” spiegano i ricercatori dell’Osservatorio Vesuviano. Tuttavia, la frequenza e l’intensità crescente dei terremoti sollevano interrogativi sul possibile scenario futuro.

Rischio eruttivo: cosa dicono gli esperti?

Nonostante il costante monitoraggio, gli scienziati rassicurano che, al momento, non ci sono segnali di un’eruzione imminente. Tuttavia, il sistema vulcanico dei Campi Flegrei è noto per la sua complessità: la presenza di un vasto sistema idrotermale sotto la caldera può innescare variazioni di pressione che potrebbero influenzare il comportamento del vulcano.

Uno degli aspetti più preoccupanti è il degassamento. Nella zona della Solfatara e di Pisciarelli, il flusso di anidride carbonica (CO₂) è aumentato significativamente, raggiungendo livelli tipici di vulcani in attività. Questo fenomeno, combinato con l’aumento della temperatura delle fumarole, suggerisce che il sistema magmatico sotterraneo stia subendo cambiamenti.

Le misure di sicurezza e il monitoraggio costante

In risposta all’intensificarsi del fenomeno, le autorità locali e la Protezione Civile hanno rafforzato le misure di monitoraggio e prevenzione. Il sistema di allerta rimane allo stato “giallo”, che indica un livello di attenzione elevato ma non un pericolo immediato.

Gli abitanti dell’area flegrea, in particolare a Pozzuoli e nei quartieri occidentali di Napoli, hanno manifestato preoccupazione per la frequenza crescente delle scosse. Le istituzioni stanno lavorando per aggiornare i piani di emergenza e garantire la massima informazione alla popolazione, nel caso in cui l’attività dovesse intensificarsi ulteriormente.

Gli esperti raccomandano di seguire gli aggiornamenti ufficiali e di non cedere ad allarmismi ingiustificati. Il bradisismo è un fenomeno ciclico, ma il monitoraggio scientifico resta l’arma principale per prevenire scenari più critici e garantire la sicurezza della popolazione residente nei Campi Flegrei.