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Campi Flegrei, Allerta sciame sismico senza sosta: oltre 340 scosse in tre giorni

L’esperto Mastrolorenzo: “Impossibile prevedere l’eruzione, servono vie di fuga e addestramento alla popolazione per evacuare anche durante l’evento”

Lo sciame sismico più lungo degli ultimi anni sta interessando i Campi Flegrei, con oltre 340 scosse registrate dal pomeriggio del 15 febbraio. Solo nelle ultime 12 ore, sono stati rilevati 55 eventi sismici, il più intenso dei quali, alle 21:23, ha raggiunto una magnitudo di 2.8. Il Comune di Pozzuoli ha confermato che la sequenza sismica è ancora in corso, con una scossa massima di magnitudo 3.9.

Riguardo i Campi Flegrei, l’aumento della frequenza e dell’intensità dei terremoti accende il dibattito sulla sicurezza dell’area. Secondo Giuseppe Mastrolorenzo, primo ricercatore dell’Osservatorio Vesuviano, il rischio di un’eruzione non può essere previsto con certezza. “Non esistono modelli scientifici affidabili per dire se e quando i Campi Flegrei esploderanno. Chi afferma il contrario si basa su mere sensazioni,” ha dichiarato il vulcanologo in un’intervista a NapoliToday.

Mastrolorenzo si oppone anche all’ipotesi di evacuare solo alcune zone, come Agnano e la Solfatara. “Le bocche eruttive potrebbero aprirsi in qualsiasi punto della caldera. È più utile preparare i cittadini a un’evacuazione tempestiva anche durante l’eruzione, perché non si tratta di un’esplosione istantanea ma di un processo che può durare giorni.”

Il ricercatore critica inoltre l’attuale piano di emergenza, ritenendolo inadeguato. L’ultima esercitazione risale al 2019 e ha coinvolto solo un centinaio di cittadini, in quello che più che un test di evacuazione è sembrato un viaggio organizzato. “Servono vie di fuga ben definite, addestramenti reali e una comunicazione trasparente. Non bisogna aspettare il momento critico per scoprire di non essere preparati.”

Nel frattempo, la terra continua a tremare nei Campi Flegrei, e l’attenzione resta alta. L’Osservatorio Vesuviano monitora la situazione, mentre i cittadini attendono risposte più concrete sulla loro sicurezza.